Zona gialla, Sicilia il 23 agosto (non il 16) e Sardegna a fine mese. Il caso Calabria

Zona gialla, Sicilia il 23 agosto (non il 16) e Sardegna a fine mese. Il caso Calabria
Il “giallo” si sta per abbattere sulle mete più ambite delle vacanze. Sicilia e Sardegna entro agosto potrebbero diventare zone gialle, con il ritorno dell’obbligo della...

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Il “giallo” si sta per abbattere sulle mete più ambite delle vacanze. Sicilia e Sardegna entro agosto potrebbero diventare zone gialle, con il ritorno dell’obbligo della mascherina all’aperto, non più di quattro commensali nei ristoranti e locali con tavoli al chiuso costretti a tirare giù le serrande alle sei di pomeriggio. Ad allarmare di più è la Sicilia, da inizio giugno meta di molti vacanzieri nostrani che come sta insegnando questa estate si stanno trasformando in veri e propri untori.

 

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Sicilia, poche vaccinazioni

Secondo gli ultimi dati, che verranno aggiornati venerdì dal report settimanale di Cts, Istituto superiore della Sanità e ministero della Salute, questa regione paga il basso indice di vaccinazioni: appena il 52%, il più basso d’Italia, l’aumento dei ricoverati nelle aree mediche (il 14% dei posti letto sono occupati) e delle terapie intensive (siamo al 7%). Inoltre l’indice di incidenza è arrivato a 90 nuovi positivi a settimana ogni 100 mila abitanti. E per far scattare il “giallo” basta che questo indice superi quota 50, le terapie intensive raggiungano il 10% di occupazione e le aree mediche il 15%. Il verdetto della cabina di regia scatterà venerdì. La data del probabile passaggio in “giallo” non è lunedì 16 agosto: al ministero della Salute tendono a escludere questa ipotesi. Più probabile la stretta dal 23 agosto, se la situazione non dovesse migliorare.

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Il nodo Sardegna

La Sardegna, un’altra Regione che “paga” il forte afflusso di turisti e il basso tasso di vaccinazioni, sta leggermente meglio. E il probabile passaggio in “giallo” è atteso tra il 23 e il 30 agosto. Qui c’è un tasso di incidenza del 56,8 ogni centomila abitanti, 11% di terapie intensive occupate e 7% di ricoveri in area medica. Dunque, la situazione è meno grave rispetto alla Sicilia.

Preoccupa anche la Calabria con un tasso di incidenza di 57 e l’11% dei posti letto in area medica occupati. Ma è difficile che questa Regione passi in “giallo” entro agosto. Tanto più che la media nazionale dell’incidenza è 69. E che solo Abruzzo, Molise, Puglia, Piemonte, Bolzano e Trento sono sotto il limite masimo di 50 su 100 mila abitanti.

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Il Mattino