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Dava da mangiare carne avariata alle figlie per punizione. Oppure le buttava dentro la doccia vestite. E alla moglie giapponese ordinava di pulire in terra dopo che lui aveva sputato sul pavimento. Poi la insultava: «Sei una mongoloide ritornatene a Tokyo parassita». Il dipendente di un ministero di Roma è accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e delle due figlie di 7 e 9 anni. Lo scrive La Repubblica.
Gli insulti e le botte
Madre e figlie, assistite dall'avvocato Carla Quinto, vivono in una struttura protetta.
L'uomo si divertiva ad affamarle. «Costringeva moglie e figlie a dividersi un'arancia: 'non avete diritto di mangiare perché siete delle parassite'. Poi rivolto alla moglie - si legge sempre nelle carte della procura - la minacciava "ti spacco la faccia" mentre le bambine piangevano e lo imploravano di smettere».
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Il Mattino