DeLa e DeMa nel copione di «Un posto al sole»

di Anna Trieste

Altro che “Un posto al sole”. La vera soap opera che da anni tiene col fiato sospeso i napoletani è “Un posto al San Paolo”. Sullo sfondo sempre...

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Altro che “Un posto al sole”. La vera soap opera che da anni tiene col fiato sospeso i napoletani è “Un posto al San Paolo”. Sullo sfondo sempre Napoli e il golfo solo che al posto di Palazzo Donn’Anna a Posillipo ci sta piazzale Tecchio a Fuorigrotta e al posto di Marina e Roberto ci stanno De Laurentiis e de Magistris. Il plot però è lo stesso e gli elementi dell’intreccio tipici delle telenovelas strappalacrime ci sono tutti: i due avversari (Aurelio e Giggino) che si contendono a colpi di scena l’amore della femmina più bella (in questo caso Napoli) sfidandosi a portarle in dono il preziosissimo pegno d’amore, ‘o stadio. E, esattamente come in ogni soap opera che si rispetti, sebbene da anni i due provino con tutte le loro forze a mettere in piedi strategie e iniziative per vincere la sfida e conquistare l’amore della propria bella, alla fine la povera sirena sta sempre da sola, coi bagni chimici al posto delle turche e la sfravecatura sulla pista di atletica. A rendere più avvincente il tutto, infatti, nelle ultime puntate si è inserito pure il terzo incomodo, Malagò, che con i lavori per le Universiadi mira a far saltare il banco costringendo i due ad andare d’accordo per poi dedicarsi ciascuno alle proprie attività: l’uno al bilancio del Bari e l’altro al bilancio del Comune di Napoli. Come andrà a finire? Ma che domande, non finirà. Sennò che soap opera è? @annatrieste

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Il Mattino