Il giallo del parco tra potature e promesse

Il giallo dei giardinetti di via Ruoppolo

I giardinetti di via Ruoppolo
Se il centro storico vive una nuova ondata turistica a cambiargli i connotati, precipitandolo ancora e di nuovo in una specie di live show musical-mangereccio, in zona...

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Se il centro storico vive una nuova ondata turistica a cambiargli i connotati, precipitandolo ancora e di nuovo in una specie di live show musical-mangereccio, in zona Vomero-Arenella a modificare lo scenario c'è un altro spettacolo: un giallo, quello dei giardinetti di via Ruoppolo. Tutto comincia a settembre 2023 con la chiusura per motivi di sicurezza. A novembre, l'abbattimento di una ventina di alberi ritenuti pericolanti suscita perplessità tra i residenti, che aumentano quando s'accorgono che i lavori non procedono: oltre le grate, nessun cantiere, nessun rifacimento apprezzabile. A febbraio compare, piuttosto, la ceramica bianca di wc abbandonato. Le attività di riqualificazione sembrano procedere a rilento, in ritardo sulla promessa conclusione tra la metà di marzo e l'inizio di aprile.

Intanto, in un clima di attesa e scetticismo, domani alle 11, davanti ai cancelli chiusi, si terrà la «Festa della Primavera senza la consegna del parco». L'area, preservata attraverso una lotta ambientalista e intitolata proprio al giovane pediatra Marco Mascagna che, insieme ad altri, si oppose alla realizzazione di un parcheggio, non è però nuova ad aperture e chiusure che ne hanno fatto un barometro politico, di priorità comunali e della municipalità. La questione non riguarda semplici potature, non è solo un disagio per gli anziani o le mamme con bambini, ma un capitolo nella narrazione di una città misteriosamente sempre più distante dalle esigenze di chi la vive. 

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Il Mattino