Gigantesche scritte «Saldi» sulle vetrine di piccoli e grandi negozi, nei centri commerciali e fra le strade. Bene in vista, per attirare quanti più passanti...
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Si accusa una «partenza al rallentatore», come sottolinea anche il Codacons, che sta monitorando l’andamento degli sconti di fine stagione. Tante persone in giro per i negozi, ma anche tanta attenzione: parecchi si dedicano ad un giro di perlustrazione, solo per farsi un’idea delle cose da poter acquistare, confrontare i prezzi e verificare se gli sconti siano effettivi. Insomma, sono pochi coloro che possono comprare in maniera disinvolta senza farsi troppi conti in tasca, anche ora che ci sono gli sconti. Il tutto fra lo sguardo preoccupato dei commercianti: «Non si è sentito proprio l’inizio dei saldi per ora. Tanta merce a terra, ma poche vendite», è il pensiero comune di molti negozianti della città. Qualcuno dice «Sta gente tene ‘e man tirat», ma forse semplicemente la crisi si sente per tutti.
«Nelle prime ore di saldi non si è registrato un particolare afflusso di cittadini a caccia di offerte. A Roma come a Milano e a Napoli la partenza degli sconti appare tiepida, mentre nel resto d’Italia solo gli outlet e i grandi centri commerciali registrano buone presenze e qualche coda fuori dai negozi, alimentata, specie nei grandi centri, dai turisti stranieri», sostiene il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «In linea generale si conferma l’atteggiamento di massima prudenza da parte dei consumatori - prosegue Rienzi – e nella prima giornata di saldi, infatti, non si registra alcuna corsa all’acquisto, con le grandi famiglie che preferiscono girare per negozi, osservare le vetrine e monitorare prezzi e percentuali di sconti, rimandando le compere ai prossimi giorni».
E infatti ci sono donne che si preoccupano prima delle spese familiari, per cui aspettano. Ma anche i più giovani temporeggiano: l’idea comune è che i veri saldi inizino più avanti, ad agosto magari, quando i negozianti saranno costretti a svendere al massimo la merce di fine stagione pur di recuperare qualcosa. Ora si aspetta. La folla c’è solo ai supermercati a Napoli, durante tutto l’anno: al cibo non si può rinunciare, le famiglie si concedono lì qualche sfizio in più.
Forse è solo il primo week end di luglio, e chi può è corso al mare per sfuggire al caldo e all’afa della città. Ma spesso i centri commerciali e i grandi negozi sono stati meta preferita dei napoletani nelle giornate di soffocante caldo estivo, e ogni tanto qualche compera scappava. Per ora invece calma piatta, con grande avvilimento e preoccupazione da parte dei rappresentanti del terzo settore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino