Abbandona la figlia disabile in farmacia per andare dall'amante: madre a processo

Abbandona la figlia disabile in farmacia per andare dall'amante: madre a processo
Abbandona la figlia disabile all’interno di un esercizio commerciale e si allontana per ore con l’amante, fratello del marito detenuto. La ragazzina, terrorizzata,...

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Abbandona la figlia disabile all’interno di un esercizio commerciale e si allontana per ore con l’amante, fratello del marito detenuto. La ragazzina, terrorizzata, comincia a piangere attirando l’attenzione dei clienti della farmacia che allertano la polizia. La donna, una 40enne ebolitana, perde la responsabilità genitoriale sulla figlia che è stata ora affidata a una zia e finisce sotto processo con la pesantissima accusa di abbandono di minore. Una vicenda grottesca quella che si è consumata a Campagna e che è ora approdata in un’aula di tribunale: la donna, assistita dall’avvocato Raffaele Giorgio, rischia fino a 5 anni di reclusione. L’udienza prevista ieri, davanti al giudice monocratico Giuseppe Bosone del tribunale di Salerno, è stata aggiornata al prossimo febbraio quando continuerà l’istruttoria dibattimentale che, attraverso la deposizione dei testi, riuscirà a ricostruire la vicenda.

L’episodio, oggetto del procedimento, risale a qualche tempo fa e si è consumato nell’ambito di un contesto familiare estremamente degradato: il padre della ragazzina era detenuto e la madre, anche lei con precedenti alle spalle, trascorreva pochissimo tempo con la figlia che, con problemi psichici e motori, passava le sue giornate all’interno di una comunità dove faceva attività di riabilitazione. Sono stati i testi, ascoltati dagli inquirenti nel corso delle indagini, a ricostruire la vicenda; secondo l’impianto accusatorio formulato dalla Procura la donna entrò all’interno della farmacia di Campagna con la figlia e, dopo averla fatta sedere su una sedia, le disse che sarebbe tornata subito, chiedendo a una signora di tenerla d’occhio giusto il tempo che le occorreva per effettuare una telefonata con il cellulare all’esterno del negozio. Invece si allontanò lasciandola per ore all’interno della farmacia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino