Condanna in appello per i due protagonisti del giro di pedofilia consumatosi per anni nel centro costiero di Cetara ma venuto a galla solo nell’ottobre 2017 con...
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La sentenza è arrivata lunedì pomeriggio quando, i giudici della Corte d’Appello del tribunale di Salerno, hanno pronunciato il verdetto nonostante la sospensione delle udienze. Gli imputati erano entrambi detenuti con termini cautelati prossimi alla scadenza. Conferma della sentenza pari a due anni di reclusione per L.B. che, assistito dall’avvocato Montesanto, era già stato riconosciuto parzialmente incapace di intendere e di volere, sconto di pena, invece, per L.A. che, condannato in primo grado a 6 anni e 6 mesi di reclusione, ha ottenuto ora la derubricazione del reato. L’accusa di violenza sessuale a carico dell’imputato, assistito dagli avvocati Dalia e Troisi, è stata dequalificata in quella di prostituzione minorile; da qui la riduzione a quattro anni e sei mesi di reclusione.
L’inchiesta, partita dalla segnalazione di un’assistente sociale, portò a galla un giro di prostituzione minorile; nel piccolo centro costiero di Cetara tutti sapevano quanto accadeva al campetto di calcio ma tendevano a minimizzare. Le famiglie dei ragazzi erano convinte di essere in grado di tenere la situazione sotto controllo e che non vi fosse necessità di sollevare inutili polveroni e far scattare un’inchiesta giudiziaria Leggi l'articolo completo su
Il Mattino