Un uomo di Angri è indagato per violenza sessuale commessa nei confronti del figlio di soli quattro anni. È l’ipotesi d’accusa mossa dalla procura di...
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A novembre era toccato al minore essere ascoltato, con le precauzioni e in modalità protetta. Un modo, per il giudice, per raccogliere e acquisire prima le prove per un futuro dibattimento. In tal caso, la fonte diretta era rappresentata dalla testimonianza del minore, che avrebbe confermato - pur con qualche approfondimento della procura - quella che al momento è l’ipotesi dell’accusa. Seguito da un consulente, che filtrava le domande, delle parti e del giudice, il piccolo aveva fornito dettagli, mesi fa, su quanto il padre avrebbe commesso nei suoi confronti. Secondo lo stesso consulente, sentito giorni fa, il racconto del minore risulterebbe in gran parte attendibile.
Il periodo di riferimento nel quale si sarebbero consumati i presunti abusi è gennaio del 2018. Ad accorgersi che qualcosa non andava nel piccolo sarebbe stata la madre, poi una vicina di casa e infine un parente. La prima ha presentato una formale denuncia nei confronti del marito, dal quale era separata. Nel corso delle indagini, sono state sentiti alcuni componenti della famiglia e persone informate sui fatti, impegnate a ricostruire i rapporti tra il piccolo e il genitore, oltre alle circostanze di vita, nelle quali sarebbero maturate le violenze. In una fase successiva, la procura aveva deciso di archiviare le accuse, non ravvisando elementi utili per proseguire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino