Acque rosse a Santa Teresa, salta il piano di recupero

Acque rosse a Santa Teresa, salta il piano di recupero
Sarà più complesso del previsto l’intervento di...

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Sarà più complesso del previsto l’intervento di messa in esercizio di un impianto di sollevamento che dovrebbe consentire di risolvere in maniera definitiva il fenomeno dell’emersione di acque rosse sull’arenile di Santa Teresa. Ieri mattina i tecnici degli uffici comunali sono intervenuti sul posto per effettuare dapprima un nuovo sopralluogo e poi un intervento di manutenzione ordinaria già previsto all’interno del programma comunale ma anticipato a ieri in somma urgenza viste le segnalazioni di acque rosse. «Siamo intervenuti in urgenza a seguito delle segnalazioni assegnando la massima priorità a un intervento ordinario che sarebbe comunque stato fatto e che rientrava già nei programmi dei nostri uffici ma che abbiamo ritenuto utile e necessario anticipare proprio per iniziare a tamponare questo problema– spiega l’assessore all’urbanistica e vicesindaco Mimmo De Maio – abbiamo colto l’occasione per approfondire la tipologia di impianto interrato che dovrebbe consentirci di eliminare questo fenomeno». Ciò che è emerso dall’approfondimento tecnico effettuato sull’impianto in disuso, perché guasto da diversi anni, è che le pompe non sono posizionate nella maniera ottimale e che la strutturazione dell’impianto stesso va rivista per evitare che la sabbia vada sistematicamente a intasare e otturare le pompe. «Le pompe furono messe in un modo che oggi ci costringerebbe a intervenire con interventi di disostruzione molto frequenti – spiega De Maio – per questo motivo abbiamo deciso di effettuare un intervento di riposizionamento e rifacimento di un impianto di sollevamento a tutti gli effetti in modo da risolvere il fenomeno della fuoriuscita di queste acque rosse dal sottosuolo». Le procedure sono state avviate, bisognerà chiudere il progetto e poi passare all’azione. La speranza è che tutto si possa risolvere in tempo utile per l’estate ma la complessità dell’intervento potrebbe non consentirlo. «Faremo di tutto per chiudere questa partita nel più breve tempo possibile – conclude De Maio – intanto cercheremo di tenere pulita la spiaggia». «Prendiamo atto che dopo cinque anni forse abbiamo individuato una soluzione – commentano gli attivisti dei Figli delle Chiancarelle che portano avanti la battaglia di Santa Teresa da anni – chiaramente dobbiamo vederla in atto e funzionante. Ci permettiamo però di continuare a dubitare dell’effettiva individuazione dell’origine di queste fuoriuscite. A nostro avviso la spiegazione data dall’amministrazione comunale non è sufficiente. A questo punto se davvero c’è una falda che va in pressione, incontra uno strato ferroso e fa uscire acqua rossa sulla spiaggia bisogna allertare gli scienziati e divulgare questo fenomeno straordinario. Oltre a questo, aspettiamo sempre provvedimenti sugli idrocarburi che ci sono sulla spiaggia, come confermato anche dal sindaco nelle scorse settimane».

 

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Il Mattino