Non ce l’ha fatta Stefania Stellaccio. La soldatessa di Roccadaspide non è riuscita a vincere il male devastante che l’ha strappata alla vita. Il suo...
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Di una semplicità fuori dal comune Stefania, bella, dal sorriso contagioso, giovane sposa, figlia adorata, coraggiosa soldatessa. Le comunità di Roccadaspide, paese d’origine, ed Aquara, dove si era poi trasferita la sua famiglia in località Mainardi, si raccolgono in cordoglio. “Una bellissima ragazza, coraggiosa, dolce. Non meritava questa fine”, raccontano gli amici. Della sua esperienza nel villaggio di Al Mansouri-Libano del Sud aveva raccontato al quotidiano Il Tirreno, riportando impressioni e speranze.
“Nessun bambino è capace di resistere alla tentazione di giocare a nascondino, in qualunque Paese. Con questo gioco mi sono guadagnata il primo sorriso del piccolo Muhammad del villaggio di Al Mansouri-Libano del Sud(…). Il Libano è una terra magnifica ma il suo cammino è ancora lungo(…). Dall’altoparlante delle Moschea una voce invita la gente del villaggio a recarsi all’ambulatorio - sono arrivati i soldati italiani di Unifil. E con la sua mamma arriva anche il piccolo Muhammad, ha una brutta tosse e non è andato a scuola, sembra molto timido e ha due occhi scuri e grandi che ci scrutano pensierosi(…). Il piccolo deve ancora aspettare e annoiato fa capolino fuori l’ambulatorio(…). Mi nascondo, sorrido, mi tolgo gli occhiali da sole: conquistato. Spero che il piccolo Muhammad, la prossima volta che vedrà un mezzo bianco con i soldati con il basco blu dell’Onu sorriderà, magari ricordandosi di una soldatessa con cui ha giocato a nascondino una volta. (Stefania Stellaccio, caporal maggiore Savoia Cavalleria).
Le esequie di Stefania Stellaccio verranno celebrate domani alle 14 a Roccadaspide. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino