Adescò una ragazzina via internet, 44enne a processo

Adescò una ragazzina via internet, 44enne a processo
NOCERA INFERIORE - Avrebbe adescato una minore, perseguitandola e tentando un approccio sessuale. Inizierà il prossimo 12 giugno il processo nei confronti di un commerciante...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NOCERA INFERIORE - Avrebbe adescato una minore, perseguitandola e tentando un approccio sessuale. Inizierà il prossimo 12 giugno il processo nei confronti di un commerciante nocerino di 44anni, oggi ai domiciliari, finito in una delicata inchiesta della polizia postale nel 2014. Le indagini partirono dopo la denuncia della vittima, una tredicenne, che riferì di comportamenti ossessivi, pedinamenti e messaggi minacciosi che le sarebbero stati inviati dall’indagato, accusato dalla procura anche di detenzione di materiale pedopornografico. Le presunte molestie sarebbero state la conseguenza morbosa di una «breve relazione sentimentale» tra i due. L’approccio sarebbe avvenuto su facebook, con messaggi e conversazioni confidenziali. La minore avrebbe raccontato aspetti della sua vita.




Agli atti dell’inchiesta due episodi: nel primo l’incontro tra l’uomo e la minore in un centro commerciale della zona, in cui avrebbe tentato di avere rapporti sessuali con la presunta vittima. La ragazzina riuscì a sottrarsi e a fuggire, uscendo dall’auto ferma nel parcheggio. Il secondo episodio presso una spiaggia, nel quale l’indagato attese la bimba in compagnia della madre. Prima l’avrebbe osservata, poi le avrebbe inviato messaggi che attestavano la sua presenza. In seguito il 44enne avrebbe minacciato la 13enne con la richiesta di un video, nel quale la stessa si sarebbe dovuta masturbare. La ragazzina avrebbe vissuto un clima di paura, subendo una nuova minaccia dall’uomo: inviare al padre di lei un video, nel quale lei avrebbe compiuto atti di autoerotismo.



Nell’ordinanza cautelare, il gip definì la minore «utilizzata e manipolata, nulla rileva l’eventuale consenso della stessa o il gradimento del gioco erotico preteso dall’indagato».





Leggi l'articolo completo su
Il Mattino