Dopo Matteo Salvini, anche Enrico Mentana si interessa al caso della giovane battipagliese che avrebbe subito palpeggiamenti da parte di un migrante. Continua a destare...
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Sembrava essere passata l’ondata di commenti che aveva invaso la rete, dopo il caso di Battipaglia. Complici le parole di Matteo Salvini sulla propria pagina Facebook che hanno scatenato una vera e propria tempesta. La convalida dell’arresto di U.C., il nigeriano ospite di una struttura di Parco dei Principi di Monti di Eboli, ha acceso nuovamente la miccia. Al punto che la stessa minore è intervenuta pubblicamente per ribadire quanto già dichiarato dinanzi alla polizia: «Ho subito io quelle cose e non penso che vada a raccontare cose così, perché così mi dice la testa - spiega la 13enne - Devo ringraziare mio cugino, che era con me in quel momento ad aiutarmi, altrimenti non so dove sarei stata in questo momento». Il riferimento è al giovane parente della vittima che, accortosi di quanto stesse avvenendo, sarebbe intervenuto in sua difesa: «L’extracomunitario si è avvicinato a me abbracciandomi da dietro e cominciando a toccarmi - prosegue il racconto - mio cugino di 12 anni ha avuto la forza di levarmi dalle sue braccia». È la cronaca della colluttazione che, a detta dei due giovani, si sarebbe verificata di lì a poco: «Però - conclude - l’extracomunitario l’ha tirato facendogli un graffio sul braccio». Graffio giudicato guaribile in sette giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino