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Sono almeno tre i tifosi dell’Angri sui quali i carabinieri stanno svolgendo le proprie indagini, perché accusati di aver aggredito il comandante della stazione locale, Andrea Cinque, circa un’ora dopo la fine della partita disputata domenica tra l’Angri e il Matera.
Le indagini sono affidate ai militari del reparto territoriale di Nocera inferiore. L’episodio è stato condannato dal sindaco Cosimo Ferraioli: «Solidarietà al comandante per la vile aggressione subita, alla fine della partita, da parte di un gruppo di tifosi. Un gesto che a mio avviso va pesantemente condannato e sanzionato nelle opportune sedi». La tensione si era percepita già alla fine del match, quando il pullman della squadra ospite e alcune auto di tesserati e tifosi, sarebbero stati colpiti da un continuo lancio di oggetti. A denunciarlo è stata la società Matera, attraverso una nota ufficiale, nella quale ha parlato di «vile aggressione fatta al buio dall’altra parte del muro che separava il piazzale antistante la struttura sportiva dell’Angri».
Un’ora dopo la fine della partita, il comandante dei carabinieri della stazione di Angri - stando alle indagini - avrebbe mediato con alcuni gruppi di tifosi locali, che si stavano dirigendo pericolosamente in direzione degli ospiti. Una 50ina di ultras, circa, armati di bastoni e pietre. L’opera di persuasione era riuscita ma dopo qualche minuto, il reggente della stazione sarebbe stato aggredito alle spalle da almeno tre persone.
I carabinieri erano presenti all’esterno dello stadio, insieme alla polizia, per fornire un supporto nel rispetto dell’ordine pubblico prima, durante e dopo la partita. Le indagini procedono spedite, ora, per identificare i tre tifosi, che rischiano l’arresto per quanto accaduto.
Il Mattino