Agguato passionale condannati due fratelli

Agguato passionale condannati due fratelli
AGROPOLI - Sono stati condannati rispettivamente a 10 anni e 4 mesi e a 9 anni di reclusione, Gaetano e Ciro Iacomino, i due fratelli di origini napoletane accusati del tentato...

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AGROPOLI - Sono stati condannati rispettivamente a 10 anni e 4 mesi e a 9 anni di reclusione, Gaetano e Ciro Iacomino, i due fratelli di origini napoletane accusati del tentato omicidio di Raffaele Carione, il trentacinquenne commerciante di Capaccio Paestum attinto da un colpo di pistola la mattina del 23 giugno 2016, mentre si trovava in auto, in via Piave, assieme alla ex moglie di Ciro Iacomino. La condanna è stata emessa mercoledì dal giudice del Tribunale di Vallo della Lucania al termine del processo con rito abbreviato. Entrambi i fratelli Iacomino erano difesi dall’avvocato Antonio Gallo (Ciro anche dall’avvocato Antonello Cammarano). Durante il processo si è costituita parte civile anche la ex moglie di Ciro Iacomino, rappresentata dall’avvocato Merola, mentre la vittima, Raffaele Carione, era rappresentato dall’avvocato Giangerardo Miranda. 

L’episodio che portò all’arresto dei due fratelli scosse l’intera città. Una sparatoria in una delle principali strade del centro era impensabile in una località normalmente estranea a questi fenomeni. Ma ai carabinieri della compagnia di Agropoli, coordinati dal capitano Francesco Manna, bastarono poche ore per capire che il movente era passionale e dunque riguardava la sfera privata delle persone coinvolte. I due fratelli, da anni residenti ad Agropoli ma originari di Torre del Greco, con la loro automobile affiancarono quella su cui viaggiava Carione in compagnia della ex di Ciro Iacomino. Ciro guidava, Gaetano, il fratello più giovane, impugnava la pistola e sparò. Carione nonostante la ferita riuscì ad arrivare al presidio Psaut dove scese dall’auto e svenne. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino