Voto annullato Agropoli: la maggioranza spera nel Consiglio di Stato per restare in sella

Dopo la sentenza del Tar, si prova a evitare il commissario. Pesce risponde al sindaco Mutalipassi: «Io la vera parte lesa»

Il Comune di Agropoli
È attesa oggi la decisone del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal sindaco Roberto Mutalipassi. Ad Agropoli è corsa contro il tempo per fermare la...

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È attesa oggi la decisone del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal sindaco Roberto Mutalipassi. Ad Agropoli è corsa contro il tempo per fermare la decisione del Tar ed evitare lo scioglimento del consiglio comunale. Il legale Lorenzo Lentini ha subito presentato appello contro la decisione del Tar, immediatamente esecutiva.  L’obiettivo dell’avvocato che rappresenta l’amministrazione comunale è evitare il decreto di commissariamento da parte del prefetto di Salerno. Un’azione avviata dalla maggioranza di Agropoli dopo l’accoglimento, da parte del Tar, del ricorso presentato dal consigliere comunale Raffaele Pesce. Le motivazioni della decisione saranno rese note entro una settimana ma intanto l’amministrazione Mutalipassi non è rimasta ad aspettare. La decisione del Tar prevede l’annullamento secondo motivazioni, per cui ancora non è chiaro se tale annullamento in merito al risultato elettorale è stato totale o parziale. Gli avvocati di Pesce, Antonello Scuderi ed Elio Cuoco hanno chiesto rigetto all’appello presentato al Consiglio di Stato. Da parte sua il sindaco Mutalipassi ieri ha più volte ribadito di non aver ricevuto, così come il resto dei consiglieri comunali alcuna comunicazione ufficiale di decadenza. «Aspettiamo le motivazioni - spiega l’avvocato Mario Pesca consigliere comunale - lo stesso ricorso era articolato su più motivazioni per cui prima di annunciare l’arrivo di un commissario aspetterei». Un momento di attesa dunque per l’intera amministrazione comunale, maggioranza e opposizione. 

«L’unica parte lesa, sono io, ricorrente, ed il primo consigliere non eletto per 5 voti di lista ma sostanzialmente parte lesa è la stessa democrazia», sbotta Raffaele Pesce in risposta a Mutalipassi che aveva detto: «Il sottoscritto e l’intera amministrazione è parte lesa in questa vicenda. Non mi sento in alcun modo di condannare chi, sono certo in assoluta buona fede, ha potuto compiere degli errori che non possono certamente definirsi brogli». Il giorno dopo la sentenza del Tar si succedono le affermazioni dei leader politici ad Agropoli. Forza Italia con Emilio Malandrino stigmatizza: «Un tribunale certifica per la prima volta nella storia di Agropoli, che in una democratica tornata elettorale, si sono verificate incongruità. Non è importante il numero, è rilevante e drammatico, però, l’accertamento di una imposizione, quasi estorsiva, ai danni di una comunità».

Il segretario cittadino della Lega Costabile Mondelli: «La decisione del Tar, dopo il ricorso, getta seri dubbi sulla gestione della cosa pubblica ad Agropoli».

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Il Mattino