Agropoli, riapre l'ospedale: soddisfazione e polemiche

Agropoli, riapre l'ospedale: soddisfazione e polemiche
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«La prossima settimana riapriremo l’ospedale di Agropoli». L’annuncio arriva nella consueta diretta facebook del venerdì del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. La data indicativa sarebbe l’8 luglio. Il condizionale è d’obbligo, considerato che il potenziamento del presidio agropolese era già stato programmato per giugno, data poi slittata per difficoltà incontrate dall’Asl Salerno per completare l’organico di medici ed infermieri. Problemi in via di risoluzione, che permetteranno di avere un pronto soccorso con cardiologo e rianimatori, e laboratori h24. Via libera anche alle sale operatorie per interventi in day surgery e alla rianimazione. Sei i posti letto previsti dal piano regionale. Una configurazione che comunque non accontenta tutti. I sindacati sono critici. «La popolazione di Agropoli vuole un ospedale e non un punto di primo soccorso come previsto ora», dice Biagio Tomasco, segretario territoriale del sindaco Nursind, che punta l’indice anche sulle modalità di reperimento di personale. «Il totale degli infermieri che doveva venire al Dea di Vallo della Lucania - Agropoli doveva essere di 35 ma ne sono arrivati 4», dice. Tomosca critica la scelta di sfruttare la mobilità per reperire medici e infermieri «poiché - osserva - non si può pensare di sguarnirne Vallo o altri ospedali per dare personale ad Agropoli. La strada era quella del concorso invece si è puntato su altre possibilià», conclude il sindacalista. Critici anche i parlamentari 5 Stelle, Castiello e Gaudiano che insieme al consigliere regionale Cammarano invocano chiarezza per Agropoli. «È indispensabile un nuovo piano sanitario integrato e sinergico, che garantisca tutta la filiera di emergenza e la rete dell’assistenza, amplifichi e garantisca standard qualitativi del sistema ospedaliero del Cilento e del Vallo di Diano - dicono - La sanità campana deve essere rafforzata e non depauperata, sottraendo risorse dagli altri ospedali del territorio come Vallo o Roccadaspide, rendendo ancora più critica la carenza di personale che da tempo segnaliamo nelle diverse Asl, a causa del blocco del turn over e dei concorsi». 
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Il Mattino