Alla guida ubriaca, uccise l’amico: 24enne condannata a Salerno

Alla guida ubriaca, uccise l’amico: 24enne condannata a Salerno
Il pubblico ministero aveva chiesto cinque anni e quattro mesi di reclusione per A.M., 24 anni, salernitana, accusata di omicidio stradale per la tragedia in cui perse la vita...

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Il pubblico ministero aveva chiesto cinque anni e quattro mesi di reclusione per A.M., 24 anni, salernitana, accusata di omicidio stradale per la tragedia in cui perse la vita Gianluca Puorro, il 27enne avellinese morto il 21 settembre 2019 in via Ligea, nei pressi del varco Trapezio dello scalo portuale di Salerno. Il gup Francesco Guerra, all’esito dell’udienza celebratasi con il rito abbreviato, ha condannato la donna, assistita dall’avvocato Anna Lisa Buonadonna, a due anni e tre mesi di reclusione. L’imputata dovrà versare anche una provvisionale di 15mila euro a favore del fratello della vittima costituito nel procedimento parte civile e una provvisionale a favore di uno dei passeggeri che nello schianto dell’auto – una Fiat Panda – rimase gravemente ferito. 

Omicidio stradale e lesioni erano le accuse contestata dalla Procura a carico della donna che, quella drammatica notte del 21 settembre 2019 quando in città erano in corso i festeggiamenti in occasione del Santo Patrono, perse il controllo della Fiat Panda che, dopo una brusca frenata, si ribaltò. Secondo la tesi della Procura sarebbe stata proprio la 24enne salernitana a condurre l’auto pigiando troppo forte sull’acceleratore e imboccando un divieto (lungo la carreggiata potevano transitare solo gli autoarticolati). La ragazza, inoltre, quella notte non avrebbe proprio dovuto mettersi al volante poiché, come accertato dal test, eseguito nell’immediatezza dell’incidente, aveva assunto sostanze alcoliche superando il tasso di tollerabilità. 

La tragedia si consumò intorno alle 4 del mattino: l’imputata e la vittima, in compagnia di altri due amici, avevano trascorso la serata in un locale notturno che dista poco dal luogo della tragedia. Si erano appena rimessi in auto, probabilmente per rientrare a casa, quando la Fiat Panda condotta dalla 24enne, dopo aver imboccato un divieto e transitando lungo la carreggiata destinata solo ai mezzi pesanti, si ribaltò dopo una brusca frenata, finendo poi sul marciapiede e schiantandosi contro la cancellata del varco portuale. Violentissimo l’impatto, senza scampo per il 27enne di Montefredana in provincia di Avellino che morì sul colpo. I primi a prestare aiuto furono proprio coloro che in quel momento erano nell’area del porto. Immediatamente furono allertati i soccorsi e le forze dell’ordine. Sul posto si precipitarono i volontari dell’Humanitas ed il medico rianimatore del servizio di emergenza territoriale 118 che non poté fare altro che constatare il decesso del ragazzo: troppo gravi le lesioni interne riportate nello schianto. Gli altri tre occupanti della vettura furono trasportati all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dopo essere stati liberati dai vigili del fuoco dalla trappola delle lamiere dell’auto. Le condizioni delle due ragazze apparvero immediatamente gravi. Per una si rese necessario un intervento d’urgenza, mentre l’altra nello schianto riportò lesioni multiple anche vertebrali. 

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Il Mattino