Allarme in Cilento: troppi cluster a Novi Velia scatta la zona rossa

Allarme in Cilento: troppi cluster a Novi Velia scatta la zona rossa
Novi Velia da oggi è zona rossa. Nel centro cilentano ai piedi del Monte Gelbison, a seguito di diversi focolai di coronavirus, il sindaco Adriano De Vita, direttore...

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Novi Velia da oggi è zona rossa. Nel centro cilentano ai piedi del Monte Gelbison, a seguito di diversi focolai di coronavirus, il sindaco Adriano De Vita, direttore sanitario dell’ospedale San Luca, ha deciso per una chiusura di dieci giorni del paese. Il lookdown è scattato oggi. Si potrà uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o di primaria necessità. Chiuse tutte le attività commerciali. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale a seguito della positivitá al covid 19 registrata da diversi cittadini. Già ieri mattina nel centro cilentano sono iniziati i tamponi. Sarà eseguito uno screening che coinvolgerà tutta la comunità locale. «È necessario - dice il sindaco De Vita - eseguire almeno due tamponi a famiglia per avere la situazione sotto controllo, in attesa dei risultati abbiamo deciso, con apposita ordinanza, di cristallizzare il paese». 


I CLUSTER

I primi casi a Novi Velia sono stati registrati una decina di giorni fa, la situazione era sotto controllo. Poi negli ultimi giorni un aumento delle positività. Una decina a quanto pare i nuovi casi ma a preoccupare non tanto il numero, quanto il fatto che tra i nuovi casi positivi c’è stato qualcuno che non essendo a conoscenza del rischio ha avuto vita sociale in paese. Per cui si tratta di un focolaio che non emerso subito ha reso difficile ricostruire la rete dei contatti per le persone coinvolte. Sabato notte per un 50enne risultato positivo negli ultimi giorni si è reso necessario il ricovero. Si trova nell’area di isolamento dell’ospedale San Luca di Vallo. Intanto per far fronte ai diversi focolai emersi sul territorio cilentano 220 tamponi sono stati eseguiti tra sabato pomeriggio e ieri mattina dagli infermieri del Pronto Soccorso del San Luca coordinati da Arcangelo Paolino, unitamente agli operatori dell’Usca . I sanitari sono stati impegnati nello screening territoriale per i tamponi sui contatti del caso positivo di Don Luigi parroco di Omignano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino