Amalfi, periti al lavoro sulla frana e i carabinieri sequestrano locale abusivo

Amalfi, periti al lavoro sulla frana e i carabinieri sequestrano locale abusivo
Con i rilievi topografici eseguiti grazie ad un drone e altri piccoli accertamenti tecnici, si è concluso ieri il lavoro della squadra di esperti geologi coordinata dal...

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Con i rilievi topografici eseguiti grazie ad un drone e altri piccoli accertamenti tecnici, si è concluso ieri il lavoro della squadra di esperti geologi coordinata dal perito della procura Settimio Ferisi sul luogo della frana di Amalfi. Nei prossimi giorni il team del professore universitario provvederà alla elaborazione dei dati raccolti prima di consegnare negli uffici della procura la propria relazione spiegando quelle che, secondo loro, sono state le cause del cedimento del costone Vegliandola. Una relazione importantissima non soltanto per individuare eventuali responsabilità ma anche per consentire il dissequestro dell’area e l’avvio dei lavori per la riapertura e la messa in sicurezza della zona. Un sospiro di sollievo anche per i proprietari delle tre abitazioni investite dalla colata di pietre che potranno innanzitutto capire su chi (eventualmente) rivalersi economicamente. Oltre che la relazione tecnica del perito, gli inquirenti dovranno anche verificare quei dati con i documenti e le testimonianze raccolte dai carabinieri di Amalfi, coordinati dal capitano Umberto D’Angelantonio. L’ipotesi che il costone non sia stato adeguatamente sorvegliato e che ci siano stati dei problemi nei lavori di messa in sicurezza effettuati qualche anno fa, resta comunque l’ipotesi (al momento) più accreditata.

Intanto proprio per proteggere la Costiera da illeciti e abusivismo edilizio, proseguono i controlli dei carabinieri. È stato così che, a seguito di ripetute segnalazioni pervenute presso la centrale operativa, i militarti hanno effettuato un mirato servizio di osservazione che ha consentito di “beccare” alcuni persone intente a svolgere lavori abusivi di sbancamento ed ampliamento volumetrico all’interno di un locale adiacente un noto bar di Amalfi, nei pressi del terminal dei pullman. Insomma, alla in pieno centro. All’arrivo dei militari, supportati nelle attività dal responsabile dell’UTC del comune, i rumori di martello pneumatico sono improvvisamente spariti, benché fosse chiaro che all’interno ci fossero delle persone che si erano nascoste: dopo alcune ore di attesa, finalmente uno dei proprietari dell’attività (che verosimilmente sarà destinata alla somministrazione di cibi e bevande) ha permesso l’accesso ai carabinieri, i quali hanno trovato al suo interno tre persone nascoste dietro a delle assi di legno usate per svolgere le opere. Quattro le denunce: i lavori, difatti si stavano svolgendo in assenza di autorizzazioni o permessi; inoltre il locale, di circa 70 metri quadrati è stato sequestrato.

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Il Mattino