Amalfi, ok del Tar agli abbattimenti di quattro stabilimenti balneari

Il tribunale di Salerno ha rigettato la richiesta di annullamento dell'ordinanza

La spiaggia di Amalfi con uno degli stabilimenti
Ad Amalfi la stagione balneare è a serio rischio per i quattro stabilimenti della spiaggia grande. Il Tar ha infatti rigettato il ricorso di tre strutture fisse contro il...

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Ad Amalfi la stagione balneare è a serio rischio per i quattro stabilimenti della spiaggia grande. Il Tar ha infatti rigettato il ricorso di tre strutture fisse contro il provvedimento del Comune che ne aveva intimato lo sgombero. Per effetto tre diversi dispositivi, i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Terza) di Salerno hanno rigettato, nella camera di consiglio del 9 aprile, le richieste per l’annullamento dell’ordinanza a firma del responsabile Settore Lavori Pubblici e Demanio del Comune di Amalfi, avente ad oggetto il diniego di differimento del termine di restituzione e consegna dell’area demaniale in concessione.

«Il ricorso non appare sorretto da profili di fondamento, atteso che tutti i provvedimenti gravati con il presente giudizio scaturiscono, in maniera immediata e sostanzialmente vincolata, dagli inadempimenti accertati dall’amministrazione resistente e coperti dal giudicato di cui alla sentenza del Consiglio di Stato (peraltro, rispetto ai fatti di causa, non sono intervenute sopravvenienze di fatto o di diritto che impediscano l’esecuzione e l’attuazione del giudicato)» si legge nelle sentenze. Per una delle tre posizioni il Tar ha pure disposto la trasmissione degli atti alla competente Procura«per le valutazioni di competenza». Con tutta probabilità ravvisate anche responsabilità di tipo penale.

Dopo dieci anni esatti dalla prima ordinanza di demolizione delle strutture fisse emessa dal responsabile del servizio Area Tecnica Edilizia e Urbanistica del Comune di Amalfi e una lunga battaglia legale, l’ultima pronuncia dei giudici amministrativi è proprio quella che i gestori non auspicavano.

Pertanto, come da precedente sentenza del Consiglio di Stato, dell’aprile dello scorso anno, che aveva confermato il via libera agli abbattimenti e da conseguente ordinanza del Comune di Amalfi, bisognerà dare seguito allo sgombero delle strutture fisse dalla spiaggia di Marina Grande con la conseguente restituzione delle aree demaniali. Salvo se i ricorrenti non dovessero appellarsi nuovamente la Consiglio di Stato. Se lo scorso anno una proroga vi era stata per salvare quella stagione turistica, stavolta non sembrano esservi possibilità.

 

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Il Mattino