Amianto a Nocera, dossier dei grillini alla Procura dopo le denunce dei cittadini

Amianto a Nocera, dossier dei grillini alla Procura dopo le denunce dei cittadini
Nocera Inferiore. Allarme amianto a Casolla sui capannoni dell’ex industria conserviera Galano. «I video girati dai cittadini dimostrano lastre di eternit che si...

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Nocera Inferiore. Allarme amianto a Casolla sui capannoni dell’ex industria conserviera Galano. «I video girati dai cittadini dimostrano lastre di eternit che si sbriciolano nelle mani degli operai durante le operazioni di rimozione con rischi seri per la salute pubblica e l’incolumità dei residenti: i nocerini temono il peggio, ora intervenga la Procura». Con una denuncia inviata proprio questa mattina alla Procura della Repubblica, il gruppo Attivisti Movimento 5 Stelle di Nocera Inferiore ha lanciato l’allarme, mettendo nero su bianco, e chiesto agli organi competenti «di svolgere con urgenza le indagini del caso, poiché pare che sia in corso una notevole dispersione di fibre di amianto in atmosfera». Nessuno avrebbe formalmente avvisato i residenti della zona, così come segnalano i nocerini del posto, «indicando eventuali misure di salvaguardia per la loro salute». Anche dopo il sopralluogo delle autorità, avvenuto lo scorso martedì, sono stati ripresi e diffusi in rete foto e video che mostrano «lastre di eternit che si rompono tra le mani degli operai e che vengono fatte scivolare lungo la copertura - spiegano i cittadini - nonché operai che spazzano al vento quanto rimasto sul tetto dopo aver tolto le lastre». Pertanto, delegando l’avvocato Rosario Iannuzzi per la redazione e il deposito della denuncia, i pentastellati nocerini hanno deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica perché, spiegano, «speriamo che almeno la magistratura intervenga immediatamente con un sequestro per evitare l'aggravamento del pericolo per le persone che abitano nelle vicinanze e, in ogni caso, punisca i responsabili della dispersione nell'aria delle fibre di amianto, qualora ci fossero ipotesi di reato».


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Il Mattino