Annota minacce e spostamenti del suo stalker e lo fa condannare

Alla base della rottura della relazione tra i due c’era quanto scoperto dalla vittima, e cioè che l’uomo non si era separato legalmente, come invece le era stato detto

Stalker condannato in tribunale
Tra gli elementi forniti alle forze dell’ordine c’era anche un diario, nel quale la donna aveva annotato tutti i comportamenti asfissianti del suo ex, che continuava a...

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Tra gli elementi forniti alle forze dell’ordine c’era anche un diario, nel quale la donna aveva annotato tutti i comportamenti asfissianti del suo ex, che continuava a perseguitarla. Sullo sfondo c’è la rottura della loro relazione mai accettata dall’uomo. Con l’accusa di stalking, il tribunale di Nocera Inferiore ha condannato giorni fa un 65enne di Sant’Egidio del Monte Albino ad un anno di reclusione, con il risarcimento nei riguardi della vittima - assistita dal legale Ottavia Locatelli - da decidersi in sede civile. Gli episodi oggetto del processo risalgono al 2015, con condotta perdurante tenuta dall’uomo.

Stando alle accuse della Procura, dall’estate del 2015 l’imputato avrebbe minacciato e molestato la ex fidanzata, inviandole numerosi sms a contenuto minatorio e offensivo, per poi pedinarla e appostarsi sotto la sua abitazione. Dopo la fine della storia, l’uomo impose alla donna di tornare insieme. Al rifiuto della donna iniziarono gli atti persecutori, alternati ad insulti e minacce in strada. Arrivò anche a sputarle in faccia. Con il passare del tempo, avrebbe cominciato poi anche a seguirla a lavoro. Un giorno infatti, avvisata dalle colleghe della presenza dell’ex, la vittima decise di tornare a casa, preda di un forte stato d’ansia. Nella denuncia alle forze dell’ordine, la vittima raccontò anche che mentre camminava per strada si accorse di essere seguita dall’uomo, in auto. L’imputato la raggiunse fino ad un supermercato, per poi impedirle di uscire dalla sua automobile. Era il 2017 e quei comportamenti duravano oramai da almeno due anni.

Negli atti d’indagine compaiono un numero elevato di sms che il 65enne mandava alla ex compagna. Tentò, ancora, di parlare con la sorella di lei, provocando nella vittima un ulteriore stato di forte stress e paura per la propria incolumità. Una prima denuncia spinse il tribunale a notificare all’imputato un divieto di avvicinamento. Tuttavia, quando cominciò il processo, l’uomo tornò alla carica, beccandosi un divieto di dimora, questa volta, a Pagani. Alle forze di polizia la donna aveva raccontato tutto, consegnando anche un «diario giornaliero» nel quale annotava tutte le condotte dell’ex compagno. Alla base della rottura della relazione tra i due c’era quanto scoperto dalla vittima, e cioè che l’uomo non si era separato legalmente, come invece le era stato detto. Diversi furono gli interventi delle forze dell’ordine, compresi degli ammonimenti nei riguardi dell’indagato, il quale avrebbe dovuto smettere di assumere atteggiamenti intimidatori e minacciosi verso la ex. Il tribunale l’ha condannato ad un anno di reclusione, con il giudizio civile che procederà, ora, per il risarcimento danni. 

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Il Mattino