Velia Teatro Festival, l'Apologia di Socrate chiude un'edizione dai grandi numeri

Lo spettacolo diretto e interpretato da Christian Poggioni andrà in scena il 27 settembre

Christian Poggioni
L'«Apologia di Socrate» chiude l'edizione 26 di VeliaTeatro Festival, che quest’anno ha ospitato, all’Arena Zenone di Fondazione Alario di Ascea e...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'«Apologia di Socrate» chiude l'edizione 26 di VeliaTeatro Festival, che quest’anno ha ospitato, all’Arena Zenone di Fondazione Alario di Ascea e al Teatro Antico dell’Acropoli dell'antica Elea, artisti come Andrea Tidona, Antonio Calenda e Stefano Massini, registrando un’affluenza di circa 2000 spettatori.

Liberamente tratto dall’Apologia di Platone, lo spettacolo, in programma il 27 settembre alle 20.30 nell'area archeologica del Parco di Elea/Velia, è diretto e interpretato da Christian Poggioni con l’accompagnamento musicale di Adriano Sangineto, e sarà preceduto dall'incontro con Francesco Fasolino (ordinario di diritto romano e diritti dell'antichità all Salerno e presidente del corso di laurea magistrale in giurisprudenza) sul tema «Il processo di Atene».

L’episodio cui si riferisce l’Apologia è l’autodifesa che Socrate pronunciò davanti ai giudici di Atene nel 399 a.C. e ci cui Platone fu testimone oculare. Socrate, vittima di una congiura politica, è accusato di empietà e di corrompere i giovani. Per questo è condannato a morte, ma al termine del processo porge ai propri accusatori un ultimo, fondamentale messaggio: «Se credete, col condannare a morte uomini, di impedire a qualcuno di rimproverarvi perché non vivete in modo retto, voi non pensate bene; a un uomo giusto, infatti, non può capitare nessun male, né in vita né in morte». È questo di Platone il dialogo politico per eccellenza, che vede di fronte un uomo e la sua comunità nel drammatico confronto sul senso di vivere personale e politico.

La riduzione drammaturgica rispetta l’originalità del testo platonico e la messa in scena mira ad una comunicazione immediata e coinvolgente, affinché risuonino vivi e attuali il pensiero e la vita di Socrate così come la testimonianza diretta di Platone ce li tramanda. La rappresentazione ruota attorno al dialogo tra Socrate, i suoi accusatori e i 500 giudici della polis che, nello spettacolo, prendono simbolicamente vita grazie alla presenza del pubblico stesso.

L’«Apologia», i cui toni drammatici sono costantemente stemperati dall’inesauribile ironia del filosofo ateniese, ripropone al pubblico contemporaneo lo stile della dialettica socratica, strumento indispensabile per la ricerca della conoscenza e la definizione dei valori. Un testo sempre attuale. La nostra Atene ha oggi un suo Socrate da ascoltare? «Perché un pensiero cambi il mondo – scriveva Albert Camus nei suoi “Taccuini” – bisogna che cambi prima la vita di colui che lo esprime. Che cambi in esempio». Lo spettacolo rientra nell'ambito del progetto Scabec Campania by Night che prevede passeggiate notturne e visite guidate nei siti culturali della regione. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (prenotazione 1 euro a www.postoriservato.it), navette dal parcheggio di piazzale Maiuri di Ascea per l'Acropoli di Velia a partire dalle 19.30.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino