Appalti pubblici irregolari: sotto accusa i sindaci di Orria e Perito

Appalti pubblici irregolari: sotto accusa i sindaci di Orria e Perito
Gravi irregolarità negli appalti pubblici. Ieri mattina i carabinieri di Vallo, diretti da Annarita D’Ambrosio, hanno eseguito, nei confronti di ben undici, tra...

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Gravi irregolarità negli appalti pubblici. Ieri mattina i carabinieri di Vallo, diretti da Annarita D’Ambrosio, hanno eseguito, nei confronti di ben undici, tra amministratori comunali e funzionari presso i comuni di Orria e Perito, nonché nei confronti di amministratori di note imprese cilentane, alcune ordinanze applicative di misure cautelari personali emesse dal Tribunale di Vallo. Coinvolti entrambi i sindaci: divieto di dimora per il primo cittadino di Orria, Mauro Inverso; interdizione dalle proprie funzioni per 6 mesi, invece, per il sindaco di Perito, Carlo Cirillo all’epoca dei fatti assessore dell’allora giunta comunale guidata dal compianto Antonello Apolito. Le indagini sono partite quattro anni fa dopo una segnalazione, su presunto affidamento irregolare di lavori, tra cui l’efficientamento energetico per Perito, nei due comuni dove lavora lo stesso responsabile dell’ufficio tecnico Antonio Di Fiore. 

A Perito, oltre al funzionario comunale e all’attuale sindaco Cirillo, sono finiti al centro delle indagini, Vittorio De Rosa, Pasquale Russo, titolare della ditta cui sono stati affidati i lavori, Gerardina Forlenza, e gli amministratori Luigi Galardo e Michele Ponzo. Ad Orria oltre al sindaco e al responsabile dell’ufficio tecnico risultano indagati Mario Inverso, Luca Di Fiore, Davide De Maio titolari di tre imprese locali. I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Vallo, al termine di una lunga indagine che ha appurato gravi irregolarità nei due comuni nella gestione della spesa pubblica, e che si sono concretizzate in una serie di reati. A Perito per i gli indagati sono state mosse pesanti accuse: dalla frode nelle pubbliche forniture, al peculato, alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, all’abuso d’ufficio. Per tutti è scattato il divieto di esercitare imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e interdizione per 6 mesi delle attività inerenti a tali ruoli. Turbata libertà degli incanti e turbata libertà di scelta del contraente sono i reati contestati nel comune di Orria, con affidamenti predeterminati di appalti a specifiche imprese, e «indicazioni» atte a condizionare le previste modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione; in questo caso sono scattati, per gli indagati, provvedimenti di divieto di dimora e di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese, con interdizione per 6 mesi dalle attività inerenti a tali ruoli. Nei due comuni, è emersa una gestione familistico-clientelare della cosa pubblica, con l’assegnazione di incarichi e servizi a imprese che hanno tratto profitto non da poco.

 

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Il Mattino