SALERNO - Quasi 80 mila giornate di assenteismo al Ruggi. Per la precisione 79.300. Sono i numeri complessivi delle anomalie presenti sui cartellini del personale dipendente...
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Nel corso del controllo, nello specifico, sono emersi circa 8 mila casi di mancata correzione delle errate/omesse timbrature; 1300 casi di presenza nella stessa giornata di timbrature e giustificativo (ferie, permessi, malattie); 70 mila giornate di assenza non giustificata. Numeri che nello stesso verbale redatto dai componenti della commissione vengono definiti record e che tradotti in soldoni potrebbero voler dire un danno erariale di milioni di euro. I casi di assenteismo rilevati dalla commissione di verifica vanno ben oltre quelli già accertati finora dall’inchiesta Just in time delle fiamme gialle, che nel settembre 2015 fece luce su questo diffuso malcostume, portando all’immediata sospensione di 10 dipendenti e il successivo licenziamento di 7 di loro, facendo balzare l’azienda ospedaliera universitaria di Salerno agli onori della cronaca nazionale. Cinquecento i casi controversi individuati dalle verifiche contabili svolte negli ultimi mesi sulle assegnazioni di straordinari e sul conteggio delle ore di lavoro, oltre che sulle buste paga da parte dei finanzieri.
Lo scandalo, come è noto, nasce da un accertamento sulla «esagerata presenza di lavoratori in orario di straordinario», partito dalla segnalazione, inoltrata alla direzione generale dell’azienda ospedaliera nel mese di luglio del 2013, dall’Rsu della Cisl Giuseppe Cicalese, in cui si ribadiva all’allora dg Elvira Lenzi un uso eccessivo dello straordinario a carico del personale infermieristico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino