L'imprenditore Fabio Borrelli è stato assolto dal Tribunale di Nocera Inferiore, con la formula «perché il fatto non sussiste» dall'accusa di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Borrelli fu arrestato otto anni fa nell'ambito dell'inchiesta che diede vita al processo conclusosi con la sentenza assolutoria. Borrelli, - si legge nella nota dei legali - era un imprenditore ed erede del noto marchio Luigi Borrelli, con un gruppo di aziende che rappresentavano un brand leader nel total look, con un fatturato pari a circa 25 milioni annui, e con negozi monomarca in tutto il mondo. «Successivamente agli arresti ed ai sequestri degli opifici, le aziende entrarono in crisi con il mondo creditizio sino ad arrivare al licenziamento di oltre 300 dipendenti e alla interruzione di un indotto che occupava altre 600 persone. Le società riconducibili al gruppo Borrelli, fallite nelle more del giudizio, - hanno affermato gli avvocati - sono state assolte ai sensi del D. Lgs. 231/01 in tal modo riconoscendosi la totale assenza di responsabilità anche delle persone giuridiche. I finanziamenti pubblici, pari a svariate decine di milioni di euro, sono stati interamente revocati, mentre alla luce della sentenza, di cui si attendono le motivazioni, potrebbero ritenersi del tutto legittimi.
«Una pagina giudiziaria - ha detto Borrelli - che mostra le storture del nostro sistema processuale, che, pur a fronte dell'eccellente lavoro dei giudici del dibattimento, rende tardiva giustizia, quando purtroppo le aziende non esistono più«. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino