Non vicinanza e sostegno, ma «minacce e intimidazioni» dai superiori. Il caporal maggiore Antonio Attianese, 38enne originario della provincia di Salerno, ammalatosi...
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«Non ho mai saputo - aveva detto alla Commissione parlamentare l'ex caporal maggiore - della pericolosità dell'uranio impoverito, mai saputo che in quelle zone c'era da difendersi anche da questo nemico invisibile. Quando chiedevamo informazioni ai nostri superiori sui rischi, ci dicevano che erano sciocchezze inventate per andare contro il Governo ed i militari». Dopo i primi interventi subiti, «senza né una telefonata nè alcuna assistenza dalla mia caserma», nel 2005 Attianese prova a chiedere almeno il rimborso delle spese sostenute ed alla risposta negativa si rivolge ad un avvocato. A quel punto, raccontò - «sono stato convocato a rapporto da un capitano e da altri ufficiali ed ho subito minacce ed intimidazioni che ho registrato col telefonino: vi consegno il file per poterle valutare». Oltre al danno economico, aveva sottolineato, «quelle parole mi hanno provocato un malessere forse anche peggiore della malattia: mi hanno fatto sentire in colpa per essermi ammalato».
«Nonostante la battaglia condotta nelle sedi legali coinvolgendo la pubblica opinione per chiedere i legittimi riconoscimenti e le indennità dallo Stato - affermano nel dare la notizia del decesso le associazioni Assoranger e Assomilitari da lui presiedute e fondate da commilitoni che avevano abbracciato la sua causa - Antonio non ha ancora ricevuto le risposte dovute. Al momento del decesso è ancora abbandonato dallo Stato e dalle Istituzioni, dalle quali ha ricevuto dodici anni di inspiegabili omissioni e assordanti silenzi». «I colleghi - conclude una nota delle associazioni - annunciano che il caso Attianese non si chiude con il decesso del collega, ma che la battaglia, che è anzitutto di civiltà e umanità, continuerà nutrita dalla partecipazione dei moltissimi militari che, in tutta Italia, hanno risposto all'appello». Attianese lascia la moglie e due figli di 5 e 6 anni. Domani i funerali nel suo paese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino