Auto rubate e riciclate: scoperto centro nel Salernitano, due arresti

Auto rubate e riciclate: scoperto centro nel Salernitano, due arresti
Sgominato a Cava de' Tirreni (Salerno) un canale di riciclaggio di auto rubate. Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Cava hanno arrestato un 40enne e un...

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Sgominato a Cava de' Tirreni (Salerno) un canale di riciclaggio di auto rubate. Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Cava hanno arrestato un 40enne e un 47enne, entrambi cavesi, oltre a un 47enne di Eboli, ritenuti responsabili dei reati di riciclaggio di autovetture rubate e di installazione di apparecchiature per impedire o interrompere comunicazioni telematiche.

L'arresto dei tre è stato reso possibile da specifiche attività investigative del personale del settore anticrimine del commissariato di Cava per contrastare i furti di autovetture. Le attività eseguite hanno consentito di individuare, nella zona industriale, un capannone dove venivano portate le autovetture rubate a Cava de' Tirreni e zone limitrofe, nonché in altre città italiane. I poliziotti hanno fatto irruzione nel capannone e hanno sorpreso i tre a smontare una nuovissima auto sportiva di grossa cilindrata, rubata nella nottata nel basso Lazio. 
I tre, per non essere sorpresi dalle forze di polizia, avevano attivato un sofisticatissimo congegno elettronico, capace di disturbare le trasmissioni Gps-Gsm in modo da evitare che gli antifurti satellitari delle auto potessero inviare i loro allarmi alle centrali operative di loro riferimento. Nel corso della perquisizione è stata sequestrata, inoltre, la somma di 2.500 euro in contanti, ritenuta provento dell'illecita attività.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i veicoli venivano rubati nella notte, trasferiti nel capannone dove venivano smontati, in tempi rapidissimi, anche grazie ai disturbatori di frequenze, e i pezzi non identificabili o da artefare nei loro dati identificativi venivano destinati alla vendita, mentre quelli corredati da segni identificativi venivano demoliti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino