Camerota riabbraccia il bagnino preso a pugni da un turista: «Non provo rancore ma aspetto ancora le sue scuse»

Non potrà riprendere presto a lavorare ma ha voluto far ritorno dove è stato brutalmente aggredito. A picchiarlo è stato un turista di 33 anni originario di Napoli che non avrebbe gradito l’invito del bagnino a restare a riva perché il mare era agitato.

Il bagnino picchiato
«Ho fatto il mio dovere, tutelare la vita di chi arriva in spiaggia e invece sono state picchiato come un animale». Gerardo Diotaiuti è uscito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Ho fatto il mio dovere, tutelare la vita di chi arriva in spiaggia e invece sono state picchiato come un animale». Gerardo Diotaiuti è uscito dall’ospedale San Luca. Il bagnino 19enne di Marina di Camerota, ha i segni evidenti dell’aggressione. Porta al collo un grosso collare, dovrà tenerlo per un po’ di giorni a seguito dell’aggressione che ha subito martedì pomeriggio sulla spiaggia della Calanca. Ieri mattina il ragazzo è tornato in spiaggia.

Non potrà riprendere presto a lavorare ma ha voluto far ritorno dove è stato brutalmente aggredito. A picchiarlo è stato un turista di 33 anni originario di Napoli che non avrebbe gradito l’invito del bagnino a restare a riva perché il mare era agitato. «Non mi aspettavo una reazione così violenta - ribadisce Gerardo - ero preoccupato per le condizioni del mare. Avevo da pochi minuti soccorso in acqua una coppia di bagnanti. Per cui ho inviato gli altri a rimanere a riva. Il turista napoletano infastidito ha iniziato invece a prendermi a pugni». Gerardo ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari. Sull’accaduto il 19enne ha intenzione di presentare denuncia «mi sto consultando con il mio avvocato su come procedere, perché - dice - questi fatti non possono passare in silenzio».

Ma tiene a precisare «Non nutro alcun rancore nei confronti del mio aggressore anche se sono ancora in attesa delle sue scuse». Alla rabbia e alla tristezza è subentrata la consapevolezza di fare parte di una comunità sincera e solidale. «Ringrazio innanzitutto il sindaco Mario Salvatore Scarpitta per le bellissime parole di elogio spese nei miei confronti, ringrazio don Gianni Citro e Luigi Martino per essersi, entrambi, interessati immediatamente alla vicenda e poi i miei amici e tutti coloro che con un semplice messaggio hanno contribuito a rasserenarmi». Gerardo ha sentito l’esigenza di raccontare quanto gli è accaduto per sensibilizzare l’opinione pubblica sul bisogno impellente di garantire una maggiori tutele a tutti coloro che portano avanti la sua professione di bagnino. «Non si può rischiare la vita, mentre si cerca di salvare la vita di altre persone».


 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino