Rubano dai conti dei clienti morti, nei guai ex direttore banca e dipendente

Rubano dai conti dei clienti morti, nei guai ex direttore banca e dipendente
Due funzionari di una banca a Sarno, un ex direttore e un dipendente, rischiano il processo per sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, peculato e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Due funzionari di una banca a Sarno, un ex direttore e un dipendente, rischiano il processo per sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, peculato e falsità in assegno bancario. A chiedere il rinvio a giudizio è la procura di Nocera, a seguito di una denuncia del 2018, con un’indagine, ora conclusa, che distingue le azioni e i ruoli dei due imputati.


L’ex direttore della filiale è accusato di sostituzione di persona, perché si sarebbe sostituito ad un correntista per ottenere una linea di credito pari a 15mila euro e una seconda, di 5mila euro. Inoltre, si sarebbe appropriato di quel denaro, attraverso quindici prelievi effettuati con una carta di credito non sua. Prelevando, poi, un’ulteriore somma di 9.500 euro dal conto di una seconda persona. Per lui, c’è l’aggravante di aver commesso il reato con abuso di prestazione d’opera. Lo stesso risponde anche di falsità in assegno bancario, perché avrebbe emesso un assegno circolare, a nome di un’altra persona, in favore di un’attività commerciale, per circa 13mila euro.

Infine, l’accusa di peculato, perché avrebbe prelevato 38mila euro circa per coprire il resto delle operazione bancarie precedenti. Quei soldi provenivano dai ratei pensionistici (sono le somme non riscosse dal pensionato al momento della cessazione della pensione), versati dall’Inps sul conto corrente di un correntista, che era deceduto nel 2004. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino