Battipaglia compie 89 anni tra lavoro e crisi

Battipaglia compie 89 anni tra lavoro e crisi
Il Comune di Battipaglia compie 89 anni. Cade oggi, 28 marzo, la nascita della più importante città della Piana del Sele e di una delle più importanti della...

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Il Comune di Battipaglia compie 89 anni. Cade oggi, 28 marzo, la nascita della più importante città della Piana del Sele e di una delle più importanti della provincia di Salerno.


Era il 28 marzo del 1929, infatti, quando anche per merito del dirigente prefettizio Alfonso Menna, l’allora re d’Italia, Vittorio Emanuele III, e il primo Ministro, Benito Mussolini, firmarono il regio decreto di costituzione. In tutto tre articoli, grazie ai quali si dava inizio alla storia battipagliese. «È costituito il Comune di Battipaglia, cui sono assegnate le parti di territorio dei Comuni di Eboli e Montecorvino Rovella». Una decisione che, negli anni a seguire, diventerà anche causa di qualche tensione, in particolare con la popolazione ebolitana.

Da allora, la storia della città è stata costellata di episodi che l’hanno resa popolare. Durante la seconda guerra mondiale, il centro abitato subì anche dei bombardamenti che causarono 117 vittime. In virtù di questo, nel 2006 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì al Comune la Medaglia d’argento al merito civile. Nel dopoguerra la città subì un incremento economico e demografica che ne fecero una delle prime città d’Italia per sviluppo economico.

Neanche la scomparsa, nel 1953, del sindaco in carica Lorenzo Rago riuscì a fermare lo sviluppo. Fu la crisi a riuscirvi, sul finire degli anni ‘60. Quando la città, analogamente a quanto stava avvenendo nel resto d’Italia, insorse. Alla notizia della chiusura del tabacchificio e dello zuccherificio, due delle più importanti realtà lavorative locali, il 9 aprile 1969 la popolazione scese in piazza. Gli scontri misero a ferro e fuoco la città. Non mancarono neanche le vittime: Carmine Citro, tipografo 19enne, e Teresa Ricciardi, giovane insegnante. I moti battipagliesi provocarono tensioni in tutta Italia e l’intervento del Governo.


Da allora, la città continua a svolgere il proprio ruolo di primaria importanza nel settore della plastica e della produzione di prodotti della quarta gamma. Nonostante qualche terremoto politico-giudiziario, di volta in volta, ne mini la stabilità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino