BATTIPAGLIA - Spira ancora vento di tempesta sul palazzo comunale di Battipaglia. Dopo lo strappo di Fernando Zara, Bruno Di Cunzolo e Rosario Rago hanno avuto un pranzo per...
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Si è tenuto martedì, in un noto locale di Battipaglia, la mediazione. Al tavolo, oltre Zara anche l’architetto Bruno Di Cunzolo e Rosario Rago. Un incontro cordiale, che tuttavia non ha portato a nessun ulteriore sviluppo: «Ho fatto tutti i passaggi, ho tentato la mediazione adesso se ne occuperanno i consiglieri di Rivoluzione cristiana - spiega il coordinatore - presto dovrebbero avere un incontro col sindaco nei prossimi giorni». Cecilia Francese, infatti, ieri era a Roma per un audizione di fronte alla commissione parlamentare antimafia. Nel frattempo, a Battipaglia, la conferenza dei capigruppo fissava per giovedì 4 agosto il prossimo consiglio comunale. In realtà la conferenza dei capigruppo si sarebbe dovuta tenere martedì. La mancata notifica a Enrico Lanaro ha fatto slittare tutto. Sul voto della variazione di bilancio, comunque, Fernando Zara è rimasto inamovibile: «Non posso votare un atto di governo, non facendone parte - spiega ancora il coordinatore di Rc - su questo sono d’accordo anche i due consiglieri». La posizione del presidente del consiglio comunale, Franco Falcone, resta in bilico fra il partito e la maggioranza.
Intanto, non si sono fatte attendere le reazioni dell’opposizione. Gerardo Motta è intervenuto sulla vicenda: «Come avevo già anticipato, questo agglomerato di uomini era basato soltanto sugli interessi e le spartenze - ha detto il leader dell’opposizione - se vengono meno queste, tant’è che Fernando l’ha dichiarato, si sfalda tutto. Ma questo è solo l’inizio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino