Paura nube tossica dopo incendio Sele Ambiente: aria non inquinata

Paura nube tossica dopo incendio Sele Ambiente: aria non inquinata
Battipaglia. Sono tranquillizzanti i primi risultati delle analisi effettuate dell’Arpac nella zona industriale dove nei giorni scorsi si è verificato l'incendio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Battipaglia. Sono tranquillizzanti i primi risultati delle analisi effettuate dell’Arpac nella zona industriale dove nei giorni scorsi si è verificato l'incendio dell'azienda Sele Ambiente che ha provocato una vasta nube di fumo. L'ufficio stampa del Comune di Battipaglia ha ribadito che secondo le analisi condotte dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania la qualità dell’aria non ha subito variazioni e non vi è presenza di agenti inquinanti pericolosi. Le analisi sono relative ai dati raccolti dalle centraline installate in alcune aziende nei pressi della sede della Sele Ambiente nelle ore immediatamente successive allo svilupparsi dell’incendio. 


«Siamo contenti dei primi dati arrivati all’amministrazione comunale – afferma il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese - per fortuna non ci sono agenti inquinanti nocivi nell’aria. Questo ci conforta e ci fa ben sperare anche per le altre indagini che l’Arpac ha avviato in seguito all’incendio. Non ci sono motivi di temere per la salute pubblica così come non ci sono motivi per le aziende agricole e agroalimentari della zona di non continuare il proprio lavoro e la vendita dei propri prodotti» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino