Beni confiscati alla camorra, la Mistral pensa al parco del Mare

Beni confiscati alla camorra, la Mistral pensa al parco del Mare
Una visione alternativa per valorizzare al meglio i due beni...

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Una visione alternativa per valorizzare al meglio i due beni confiscati situati sul litorale picentino. A fornirla è l’associazione Mistral, realtà che riunisce 40 attività ricettive della fascia costiera, che ha deciso di presentare una sua proposta per l’ex discoteca Camino Real e per l’hotel Mare, presso i quali l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare rispettivamente un centro antiviolenza ed una struttura volta al turismo accessibile e sociale. La progettualità di Mistral, portata all’attenzione della conferenza dei capigruppo tenutasi in settimana, oltre ad essere ritenuta «in linea con lo sviluppo del territorio» si pone l’obiettivo di «integrare in progetti di rete le necessità sociali dell’area interessata (vedi la vasta presenza di popolazione migrante), lo sviluppo commerciale ed i servizi per la popolazione residente». «Tali problematiche – si legge nel documento - pur nascendo da punti di partenza differenti possono trovare risoluzione intersecandosi in progettualità che promuovano occupazione, formazione ed indipendenza economica». Per quel che concerne l’ex discoteca Camino Real, Mistral immagina la creazione di un centro formativo «dove cultura, istruzione, abbattimento delle differenze di genere, ecosostenibilità, inserimento nel tessuto lavorativo ed integrazione getteranno le basi per un nuovo corso per tutto il territorio, da sempre alle prese con le problematiche legate alla gestione periferica». Uno spazio aperto a tutti con una libreria virtuale a disposizione degli studenti ed una connessione libera «per favorire la frequentazione di giovani e non, ripopolando così la zona non solo di turisti ma anche e soprattutto di cittadini, evitando, inoltre, che i soggetti fragili inseriti nei progetti rimangano ghettizzati». Ma non è tutto: nel progetto, infatti, è previsto un punto informazioni gestito dalla pro loco (o da altre associazioni di promozione turistica) ed un «Parco del Mare» dedicato alla salvaguardia delle tartarughe caretta caretta in via di estinzione, sul modello del turtle-point di Portici. All’interno dell’hotel Mare, invece, Mistral immagina un «Osservatorio del mare»: «Una casa dove il visitatore possa non solo godere dei servizi classici delle strutture alberghiere, ma possa assistere ai progetti di ricerca, analisi e tutela della risorsa più importante del territorio». «Una novità assoluta – conclude la nota dell’associazione presieduta da Luana Moccia - che ha l’obiettivo di favorire tutti gli elementi positivi di un turismo etico e consapevole, dunque privo di barriere architettoniche, mettendo in campo iniziative ed attività per legare ambiente e disabilità».

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Il Mattino