Sarno. Bimba morta, dall'autopsia nessun segno di violenza

Sarno. Bimba morta, dall'autopsia nessun segno di violenza
SALERNO - La piccola Lidia, la bimba romena di 3 anni arrivata cadavere due sere fa all'ospedale Martiri di Villa Malta di Sarno, è morta per cause naturali. A stabilirlo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SALERNO - La piccola Lidia, la bimba romena di 3 anni arrivata cadavere due sere fa all'ospedale Martiri di Villa Malta di Sarno, è morta per cause naturali. A stabilirlo per ora l'autopsia del medico legale effettuata questa mattina. L'esame esterno ha confermato l'assenza di segni di violenze sul corpo della piccola deceduta probabilmente a causa di una patologia che non è stata ancora individuata. Per accertare la causa della morte naturale bisognerà attendere i risultati degli esami sugli organi prelevati.




A portarla al pronto soccorso due sere fa era stato il padre Gheorge Buzatu, bracciante agricolo romeno di 35 anni, incensurato, da una decina di anni in Italia. La bambina viveva con lui da alcuni mesi, dal momento che la madre è tornata in Romania dove si è rifatta una vita con un altro connazionale dal quale ha avuto un bimbo che ora ha un anno.



Le indagini eseguite dai carabinieri della stazione di San Marzano sul Sarno, coordinati dal capitano Michele Avagnale, comandante interinale del reparto territoriale di Nocera Inferiore, avevano fin da subito evidenziato le scarse condizioni igienico sanitarie dove viveva l'uomo, ma nulla che facesse pensare a eventuali scenari di violenza. Il papà della bimba divide l'abitazione fatiscente a San Marzano sul Sarno, due locali attigui, con una coppia di nipoti trentenni e incensurati, che spesso si occupavano della bimba mentre l'uomo andava a lavorare nei campi della zona.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino