Dimessa dalla rianimazione del Santobono la bambina non visitata a Battipaglia

Il papà: «Ora è Natale, grazie a tutti per affetto e sostegno». L’Asl non commenta, sulla vicenda fu presentato un esposto

L'ospedale di Battipaglia
È finito, esattamente dopo 30 giorni dal ricovero, l’incubo della piccola I., la bambina di venti mesi ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, dopo essere...

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È finito, esattamente dopo 30 giorni dal ricovero, l’incubo della piccola I., la bambina di venti mesi ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, dopo essere stata posta in attesa all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. Ad annunciare la fine dei tormenti è il padre della piccola. 

«Dopo trenta giorni torna il sole nella nostra famiglia. Grazie mille a tutti: per un mese non ci avete mai lasciati soli, non c’è stato un giorno che non avete avuto un pensiero per la nostra I. - ha scritto il genitore, entusiasta per la felice notizia - Alle nostre famiglie, agli amici di una vita, agli amici che non vedi da una vita, ai conoscenti, a coloro che pur non conoscendoci si sono preoccupati per noi, ai gruppi di preghiera, non finiremo mai di ringraziarvi: il vostro affetto ci è arrivato tutto. Un doveroso grazie ai supereroi dal camice bianco». La triste vicenda aveva avuto inizio lo scorso 3 dicembre. I genitori della piccola, allarmati da uno stato poco vigile, dalla temperatura elevata e, soprattutto, da difficoltà respiratorie, si erano recati presso il nosocomio battipagliese. Qui, secondo il racconto della famiglia, dopo essere stati ricevuti dal pediatra di turno, erano stati posti nuovamente in attesa per il sopraggiungere di un caso apparentemente più grave. I familiari della piccola, dopo aver sporto denuncia ai Carabinieri, si erano recati all’ospedale di Salerno. All’arrivo, constato un quadro clinico preoccupante, i medici salernitani avevano disposto il trasferimento all’ospedale di Napoli, dove la piccola I. è rimasta sinora. «Ora sì che è Natale», l’ultimo commento dei genitori. 

Nel mentre, però, l’Asl continua a non rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. Anche ieri, alla notizia delle dimissioni della bambina e, quindi, dello scampato pericolo, l’Asl ha ribadito la ferma intenzione di non commentare. Una storia che, comunque, ha sollevato non poche polemiche. Dalla diffusione della notizia, infatti, sono stati in migliaia a esprimere solidarietà alla famiglia della bimba. Da semplici cittadini a associazioni di categoria, tutti hanno manifestato sostegno a I. e ai genitori. La vicenda, oltre che per la denuncia telefonica dei genitori, è finita anche in Tribunale a opera dell’associazione nazionale Codici, che ha presentato un esposto per chiarire i fatti.

«Quanto raccontato dal padre della piccola è grave - aveva detto Ivano Giacomelli, segretario nazionale - e riteniamo doveroso un approfondimento della magistratura. Le emergenze sono situazioni delicatissime, ma qui sembra che il caso non sia stato gestito in maniera corretta, anche sul piano umano». 

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Il Mattino