Bimbi violentati dal padre e dagli amici: i giudici ordinano di rifare il processo

Bimbi violentati dal padre e dagli amici: i giudici ordinano di rifare il processo
Erano stati condannati in primo grado a 46 anni e due mesi (complessivi) di reclusione per il peggiore dei reati: abusi sessuali su minori. Aggravati, nel caso di due degli...

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Erano stati condannati in primo grado a 46 anni e due mesi (complessivi) di reclusione per il peggiore dei reati: abusi sessuali su minori. Aggravati, nel caso di due degli imputati (P.Z) e (M.B.) dal fatto che erano loro i genitori dei tre bimbi costretti a sevizie, violenze e atti sessuali con il padre, tra di loro e con due amici del padre (R.L. e P.D.M.). Il presidente della Corte d’Appello (Francesco Verdoliva (a latere Sergio De Luca e Massimiliano De Simone) hanno ieri mattina deciso per il rinnovo dell’istruttoria dibattimentale chiedendo al tribunale dei Minori tutti gli atti del fascicolo. I fatti avvennero nella casa familiare di Montecorvino Rovella da gennaio a dicembre 2011. Nel collegio difensivo gli avvocati Agostino Quaranta, Massimo Ancarola, Mario Pastorino e Luigi Capaldo. In primo grado il padre fu condannato a tredici anni, la madre a dodici anni e sei mesi, gli altri due uomini ciascuno a dieci anni e quattro mesi di reclusione. I tre fratellini sono stati invece allontanati dalla famiglia e inviati in una casa famiglia. 

Furono gli stessi minori, vittime degli abusi, a denunciare ai servizi sociali la vicenda portando a galla una realtà raccapricciante. Secondo l’impianto accusatorio i genitori imponevano reiteratamente ai propri figli la visione di film pornografici; quindi li costringevano ad avere rapporti sessuali di gruppo con P.D.M, ed R. L. Gli stupri avvenivano con cadenza quasi giornaliera nella casa di famiglia mentre il padre era in soggiorno e la madre era impegnata nelle faccende domestiche. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino