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SALA CONSILINA - Fa scalpore la storia che arriva dalla Puglia e che riguarda una famiglia di Sala Consilina. Maria Dorotea Di Sia morì, a maggio, in un tragico incidente stradale a Bisceglie.
Sul luogo dell'incidente accorse la polizia municipale e in questa occasione - secondo quanto denuncia la famiglia - successe che "in piena autonomia la polizia municipale decideva di rivolgersi ad un’agenzia funebre per la rimozione del corpo della povera ragazza che veniva portata all'obitorio dell’ospedale di Bisceglie distante un chilometro dal luogo dell’incidente, anziché farla trasportare – continua la nota – dal servizio mortuario dell’ospedale”.
A distanza di tre mesi, alla famiglia Di Sia si presenta una "situazione incresciosa, incredibile ed inumana. Il comune di Bisceglie ha inviato alla famiglia Di Sia "l’assurda richiesta - scrive la famiglia - di rimborso spese per il servizio di rimozione”, con tanto di fattura. E in seguito al mancato pagamento della fattura, sempre il comune di Bisceglie ha ritenuto opportuno inviare sollecito di pagamento per il servizio assicurato con riscossione forzosa della somma entro i sette giorni. La famiglia spera in un celere intervento del sindaco di Bisceglie per annullare i provvedimenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino