Esplosa una bomba carta, nella scorsa notte, davanti alla sede della Dipogas e 4G, azienda di Borgo San Cesareo specializzata nella fornitura e installazione di bombole a gas di...
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«Ci sono indagini incorso, attendiamo sviluppi» ha commentato Bagini, poi si è chiuso in un rigoroso silenzio stampa, ringraziando quanti hanno espresso solidarietà nei suoi confronti. È il secondo episodio, dopo quello avvenuto nella notte di sabato scorso ai danni dell’attività commerciale della famiglia dell’assessore Maria Teresa Cammarano, in località San Nicola, dove una bomba carta aveva danneggiato la saracinesca e una vetrata interna. La deflagrazione dell’ordigno, piazzato in una cabina elettrica sul muro esterno della Dipogas, ha danneggiato l’impianto energetico provocando danni rilevanti. Il violento boato è stato udito anche nelle contrade limitrofe. A terra è stata rinvenuta una batteria, che dimostrerebbe l’utilizzo della bomba carta. Sul posto i militari dell’aliquota radiomobile, che hanno eseguito i rilievi, e i carabinieri del Sis per le rilevazioni scientifiche. In corso le indagini coordinate dai carabinieri di Agropoli, diretti dal capitano Fabiola Garello. Acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza della Dipogas. Ascoltati sui fatti sia il sindaco Bagini che l’assessore Cammarano, quest’ultima con deleghe ai rapporti con il piano di zona, politiche sociali, politiche del lavoro e della formazione, alla cultura e politiche abitative. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino