Due bombe in meno di 24 ore: terrore e giallo a Cava de' Tirreni

Due bombe in meno di 24 ore: terrore e giallo a Cava de' Tirreni
CAVA DE' TIRRENI - Mezzanotte e dieci: un potentissimo ordigno esplode davanti al portone d’ingresso di un palazzo in via Vittorio Veneto. La potenza del materiale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CAVA DE' TIRRENI - Mezzanotte e dieci: un potentissimo ordigno esplode davanti al portone d’ingresso di un palazzo in via Vittorio Veneto. La potenza del materiale esplosivo è tale da sventrare l’atrio e danneggiare la vetrina del vicino negozio di macelleria di Aldo Trezza, presidente della Confesercenti. Per fortuna nessuno passava nei paraggi. Non ci sono feriti, ma l’attentato ha creato paura e choc in tutta la città e non solo tra i residenti del rione.


Neanche ventiquattr’ore prima una bomba carta è esplosa davanti al mobilificio Senatore a Santa Lucia, distruggendo l’intero negozio. C’è un legame tra i due episodi dinamitardi? E, soprattutto, a chi è rivolto l’avvertimento in via Veneto? A questa domanda stanno cercando di dare una risposta gli agenti del commissariato di polizia, diretti dal vicequestore Marzia Morricone. Secondo le prime ricostruzioni, non si tratta di una bomba carta o comunque di un ordigno rudimentale. Gli attentatori avrebbero usato un materiale esplosivo più potente - c’è chi ipotizza il tritolo, ma gli inquirenti non confermano - quindi l’attentato non potrebbe essere ricondotto ad una bravata.

Sembra del tutto anomalo anche l’orario, visto che a mezzanotte ci sono ancora molte persone in strada. Dai primi accertamenti, sembra che nessuno dei condomini abbia un profilo da possibile bersaglio: nel palazzo vivono professionisti, operai e pensionati. Gli inquirenti hanno sequestrato le immagini del sistema di videosorveglianza di un negozio della zona. Nei filmati si vedrebbero due ragazzi con il volto scoperto e un berretto in testa intenti a piazzare l’ordigno.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino