«Mio marito mi picchiava, mi cacciava da casa»: l'accusa non regge, assolto l'uomo

«Mio marito mi picchiava, mi cacciava da casa»: l'accusa non regge, assolto l'uomo
 E' stato assolto dall'accusa di maltrattamenti commessi nei confronti della moglie, con formula piena, con una sentenza che ribalta quanto sostenuto dalla Procura di...

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 E' stato assolto dall'accusa di maltrattamenti commessi nei confronti della moglie, con formula piena, con una sentenza che ribalta quanto sostenuto dalla Procura di Nocera Inferiore nella fase preliminare di un'indagine condotta a San Valentino Torio.

Ora gli atti sono tornati al pm, per nuove valutazioni. Secondo le accuse iniziali, l'uomo aveva commesso atti di violenza fisica sulla coniuge, costringendola a suon di botte e aggressioni, oltre che minacce, ad andare via di casa. A testimoniare erano state la vittima, in sede di processo, poi la figlia.

Ma troppe cose non sarebbero tornate tra la denuncia sporta all'inizio, ai carabinieri e le dichiarazioni rese poi in tribunale, con omissioni e contraddizioni tali da capovolgere le ricostruzioni finite nel capo d'imputazione. Ora la Procura valuterà se procedere per il reato di calunnia contro la donna. Questa è una delle ipotesi al vaglio, al termine del processo di primo grado.

 Il rapporto coniugale analizzato davanti al tribunale ha fatto emergere altri dettagli, oltre che reticenze e omissioni nella deposizione della donna, principale e formale parte offesa, oltre che della figlia della coppia. Le incertezze sono state tali da innescare, da parte del giudice, la decisione di assolvere l'imputato e mandare gli atti all'organo inquirente per valutare l'avvio di un procedimento penale. 

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Il Mattino