PAGANI - È stato scarcerato dopo oltre 15 anni di reclusione Nicola Fiore, alias Pallino, 43enne che ha scontato la pena dopo aver cumulato accuse di tentato omicidio,...
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Fiore è noto per essere sfuggito più volte a progetti di morte organizzati nei suoi confronti, ascrivibili secondo le indagini Antimafia dell'epoca al gruppo della Lamia, al cui comando vi era Gioacchino Petrosino D'Auria. Nel 2004 sfuggi ad un agguato a Campagna, dove ci rimise la vita il medico odontotecnico Alfonso Quaranta che era in auto con lui. Per quei fatti fu processato e condannato proprio Gioacchino Petrosino D'Auria. Il piano per attirare Fiore era legato ad una finta consegna di sostanze stupefacenti
Al bivio di Campagna, una volta vistosi al centro di una trappola, Fiore fuggì lanciandosi dall'auto, per poi correre lontano attraverso i campi. In un'altra occasione si dileguò per le vie del centro di Pagani, all'altezza di via De Rosa, con un commando pronto a far fuoco. Una terza volta ancora, gli inquirenti lo convocarono dopo aver ascoltato attraverso intercettazioni dell'esistenza di un piano per ucciderlo. Fiore fu condannato per il tentato omicidio di Gioacchino e il figlio Antonio, considerato rivale - per la Dda - proprio di Fiore. Il clan rivale in questo caso era quello dei Fezza. Secondo i racconti di alcuni collaboratori di giustizia, il 43enne era finito al centro di un altro piano di morte ordito dal gruppo criminale di Iannaco, a Sant'Egidio del Monte Albino.
Fiore era considerato il più accreditato per raccogliere l'eredità criminale del clan Contaldo, smantellato da indagini del passato. Dopo una lunga detenzione e avendo scontato la pena, è stato scarcerato Leggi l'articolo completo su
Il Mattino