Cani in libertà azzannano un barboncino, la rabbia dei condomini contro la padrona

Cani in libertà azzannano un barboncino, la rabbia dei condomini contro la padrona
Sedici famiglie ostaggio di cinque cani aggressivi e di grossa taglia lasciati dalla proprietaria liberi di girare nel cortile condominiale senza museruola e senza guinzaglio....

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Sedici famiglie ostaggio di cinque cani aggressivi e di grossa taglia lasciati dalla proprietaria liberi di girare nel cortile condominiale senza museruola e senza guinzaglio. Sono decine le denunce sporte dai residenti di un condominio di Capezzano esasperati da una situazione che si trascina da anni e che diviene ogni giorno più intollerabile. I condomini, ormai, non parcheggiano più nelle apposite aree loro destinate all’interno del cortile per paura di essere azzannati dai cani e sono costretti a convivere con odori nauseabondi perché gli animali defecano all’interno del cortile, mangiano lasciando residui di cibo che attirano ratti e, infine, sporcano le scale con i loro bisogni. L’ultima denuncia risale ad alcune settimane fa quando un barboncino di cinque anni, tenuto al guinzaglio dalla proprietaria che stava rientrando a casa, è stato azzannato da due dei grossi cani che lo hanno ridotto in fin di vita. 

L’episodio, che ha destato enorme clamore all’interno del condominio dove risiedono anche bambini molto piccoli, si è verificato intorno alle 18,30 del pomeriggio. Il barboncino è stato afferrato per il collo con un morso e trascinato per alcuni metri da uno degli animali che, con violenza, dopo aver strappato il guinzaglio dalle mani della padrona, ha continuato a mordere il cagnolino in varie parti del corpo. È a quel punto che è subentrato un secondo cane, fuoriuscito anch’esso dal giardino privo di recinzione, che si è ugualmente avventato sul barboncino. A nulla sono valse le urla della donna terrorizzata che ha tentato di richiamare l’attenzione della proprietaria dei cani – denunciata per omessa custodia e malgoverno di animali – uscita dal proprio appartamento solo dopo alcuni lunghi minuti. Il barboncino, in fin di vita, è stato trasportato immediatamente nella clinica veterinaria San Leonardo e lì ricoverato è stato salvato in extremis. L’episodio, però, è solo l’ultimo di una lunga serie. Il calvario per le sedici famiglie salernitane è cominciato un paio di anni fa quando la proprietaria degli animali, una 40enne ex tossicodipendente, dopo aver scontato alcuni anni di carcere, ha ripreso possesso del suo appartamento dove è andata a vivere con la figlia ancora minorenne e con i cinque animali che, spesso, lasciati da soli in una stanza abbaiano per ore arrecando disturbi alla quiete dei condomini. La situazione, ormai intollerabile per tutti i residenti, è stata rappresentata anche all’amministratore del condominio che, affidatosi a un avvocato, ha redatto una nuova denuncia per richiedere «provvedimenti urgentissimi». Se infatti per legge il condominio non può vietare la presenza di animali domestici all’interno del palazzo, esistono comunque delle regole da seguire: i cani non possono circolare liberamente negli spazi comuni e nel caso in cui siano aggressivi c’è l’obbligo della museruola. La legge, inoltre, stabilisce anche regole per la pulizia degli spazi in comune: è compito del padrone ripulire immediatamente.

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Il Mattino