Caos allagamenti: «Analisi tecniche tutte da rifare»

Il sindaco Vincenzo Napoli in visita ai negozi interessati dagli allagamenti
Un colloquio durato più di due ore, nel corso del quale sono stati messi sul tavolo tutti gli elementi, le segnalazioni ed i dati raccolti in questi giorni, per fornire...

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Un colloquio durato più di due ore, nel corso del quale sono stati messi sul tavolo tutti gli elementi, le segnalazioni ed i dati raccolti in questi giorni, per fornire agli esperti un quadro complessivo di quanto è accaduto. 

L’obiettivo è scoprire, in trenta giorni al massimo, quali sono i motivi che hanno determinato gli allagamenti anomali che nelle ultime settimane hanno flagellato il centro storico.

Una prima riunione conoscitiva e interlocutiva, in cui è stato fatto un punto a partire da tre elementi di base: la relazione tecnica del geologo Ida Parisi che ipotizza l’innalzamento di una falda acquifera local, avvenimenti analoghi registrati negli scorsi decenni e dati relativi alla struttura del sottosuolo archiviati nella banca dati del Comune di Salerno. Il coordinatore della task force di esperti è stato tra i primi ad arrivare, e nell’attesa che tutti i componenti della commissione giungessero, ha dato una veloce lettura a tutto l’incartamento che il Comune ha messo a disposizione.

Maurizio Giugni, direttore del Dipartimento di ingegneria civile dell’Università Federico II, dove insegna anche costruzioni idrauliche e marittime ed idrologia, ha preferito non scendere dei dettagli esprimendo la necessità di «ricominciare da zero». Con lui Francesco Peduto, presidente nazionale dell’Ordine dei geologi; Giuseppe Grimaldi, vicario del segretario generale dell’Autorità di Bacino Campania Sud; Alessandro Gambardella, ingegnere idraulico e funzionario del Genio Civile; Ernesto Scaramella in qualità di funzionario della Provincia di Salerno e Roberto Nobile, referente della Protezione Civile per il Comune di Salerno.
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Il Mattino