Cappellacci all'ospedale di Scafati: «Qui per dare un segnale di vicinanza»

Pronta anche una interrogazione parlamentare al ministro della sanità Orazio Schillaci sul caso Scafati e il mancato ripristino del pronto soccorso.

Cappellacci ed Aliberti allo Scarlato
Fa tappa all’ospedale Mauro Scarlato di Scafati il tour del forzista Ugo Cappellacci, presidente della commissione parlamentare affari sociali e sanità,...

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Fa tappa all’ospedale Mauro Scarlato di Scafati il tour del forzista Ugo Cappellacci, presidente della commissione parlamentare affari sociali e sanità, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla medicina di emergenza urgenza per la riforma sanitaria.

Pronta una interrogazione parlamentare al ministro della sanità Orazio Schillaci sul caso Scafati e il mancato ripristino del pronto soccorso.

Cappellacci incontra il sindaco Pasquale Aliberti che, accompagnato da molti consiglieri comunali, illustra la battaglia intrapresa per il pronto soccorso, e poi il direttore sanitario, il dottor Maurizio D’Ambrosio. Toccante la testimonianza di Aldo Tarantini, il carabiniere in pensione marito della donna di 59 anni morta alla fine di ottobre a pochi metri dal punto di primo intervento chiuso. Alla fine dell’incontro, il direttore D’Ambrosio mostra all’onorevole Cappellacci una nota della direzione sanitaria in cui si afferma che «in base alle attuali disposizioni regionali vigenti le visite degli esponenti politici e di governo devono esser limitate agli spazi delle direzioni sanitarie». Cappellacci allibito prosegue nella sua visita visionando i locali del punto di primo intervento chiuso.

L’attacco di Cappellacci al presidente De Luca è frontale: «Ho ascoltato - dice - dal primo cittadino e da chi vive sulla propria pelle le problematiche dell’ospedale e sono qui a dare un segnale di vicinanza, ad unire la mia voce alla loro. Poiché è facile trovare delle immagini in cui De Luca si muove all’interno dei reparti mi chiedo se la limitazione valga solo per alcune forze politiche e non per altre».

Aliberti rincara la dose: «La sanità è diventata arma di una battaglia politica. Impossibile riaprire il pronto soccorso se mancano i reparti collegati. Per noi non serve un ospedale di 700 posti a Salerno se manca la medicina territoriale. Se c’è un problema che riguarda Aliberti sono pronto a dimettermi basta che si riapra il pronto soccorso».

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Il Mattino