Carcere di Salerno, detenuto finge malore e prova l'evasione durante il trasferimento

Carcere di Salerno, detenuto finge malore e prova l'evasione durante il trasferimento
Tentata evasione ieri da parte di un detenuto del carcere di Salerno mentre si trovava al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. L'uomo era stato portato in ospedale...

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Tentata evasione ieri da parte di un detenuto del carcere di Salerno mentre si trovava al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. L'uomo era stato portato in ospedale dopo aver simulato un malore con il via libera dei sanitari del penitenziario che avevano dato il nulla osta per gli accertamenti del caso. Nonostante abbia cercato di dileguarsi con forza e spintoni, gli agenti sono riusciti a bloccarlo. A riferirlo è il sindacato di polizia penitenziaria Osapp.


Per Luigi Castaldo, vice segretario regionale Osapp Campania, «il plauso va a quei colleghi che hanno saputo mantenere il controllo nello sventare l'evasione operando con attenta e scrupolosa vigilanza, senza lasciarsi distrarre dalle probabili situazioni patologiche del ristretto. Inoltre - ricorda - il penitenziario di Salerno è stato già teatro di rivolte ed altri eventi critici con conseguenti perquisizioni straordinarie necessarie, alla luce delle tante segnalazioni dovute a un clima critico interno alla struttura». 
 
Anche il segretario regionale Osapp Campania Vincenzo Palmieri sottolinea come «la polizia penitenziaria impiegata nel servizio traduzioni e piantonamenti abbia ancora una volta dimostrato alta professionalità e senso del dovere nell'espletare questo delicato compito, che richiede massima attenzione tenuto conto che molte volte le scorte vengono eseguite con pochi uomini a causa di penuria di personale. Al riguardo - conclude Palmieri - è stato richiesto di recente con una nostra missiva ai vertici regionali un interpello per incrementare gli uomini al nucleo operativo traduzioni e piantonamenti di Salerno e in altre province, al fine di adeguare al meglio le unità di scorta per l'espletamento delle traduzioni e piantonamenti presso i luoghi esterni di cura». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino