Carovana antifascista in Donbass, consegnati aiuti umanitari

La delegazione davanti la sede della Federazione dei Sindacati della Repubblica Popolare di Lugansk
L'esponente di Potere al Popolo, Massimiliano Voza, partecipa alla carovana antifascista in Donbass organizzata dall'associazione Banda Bassotti. Il cardiologo e...

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L'esponente di Potere al Popolo, Massimiliano Voza, partecipa alla carovana antifascista in Donbass organizzata dall'associazione Banda Bassotti. Il cardiologo e attivista per la solidarietà internazionale è partito per l'Ucraina insieme con una rappresentanza dell’Unione Sindacale di Base, lavoratori e militanti internazionalisti, per consegnare aiuti umanitari nella regione ucraina martoriata dalla guerra civile.


«Abbiamo risposto all’appello di mutualismo materiale e solidarietà politica della federazione dei sindacati del Donbass - afferma Voza -. Abbiamo raccolto il materiale fino allo scorso 2 maggio e oggi siamo qui per consegnarlo alla popolazione di questa regione dell'Ucraina che resiste alle aggressioni delle bande nazifasciste ucraine». 

Sono stati portati in Donbass medicinali di uso comune come aspirine, antinfiammatori, antibiotici, garze, ma anche giochi per bambini, materiale didattico, generi di prima necessità. 
 
«Il 9 maggio è l'anniversario della vittoria contro il nazismo che ha provocato la seconda guerra mondiale - spiega Voza -. Il Donbass è una regione dell'Ucraina che si è dichiarata indipendente attraverso un referendum popolare ma è stata poi aggredita dal regime ucraino».

Alla spedizione hanno aderito il circolo Arci Bandiera Bianca di Contursti Terme e l'associazione Eboli nel Cuore. La guerra civile prosegue: «Siamo vicini ai popoli del Donbass che sono in stragrande maggioranza persone di lingua russa. Il regime ucraino di Poroshenko sta violando l'identità culturale e democratica di queste popolazioni. Serve una denuncia collettiva per fermare la guerra civile, i massacri della popolazione, e sancire il diritto all'autodeterminazione democratica dei popoli».


Massimiliano Voza è stato ricevuto anche dal Presidente della Repubblica Popolare di Lugansk, «a cui ho mostrato l’ordine del giorno del comune di Santomenna per la pace in Donbass e la denuncia delle aggressioni fasciste di Kiev». L'ex sindaco di Santomenna, Voza, è già stato in Ucraina per altre missioni umanitarie dove ha potuto prestare soccorso ai civili grazie alla sua professione di medico cardiologo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino