Bonus Inps agli assessori, caos a Nocera Inferiore. Il sindaco De Maio: «Restano in carica»

L'opposizione che chiedeva le dimissioni dei tre per aver «mostrato la mancanza di senso civico ed etico ritirando un sussidio destinato ai poveri»

La conferenza stampa del sindaco De Maio
«È stato inopportuno ma Mimma Lamberti, Umberto Iannotti e Renato Guerritore non hanno commesso alcun reato e godono della mia fiducia. Ritengo che abbiano fatto un...

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«È stato inopportuno ma Mimma Lamberti, Umberto Iannotti e Renato Guerritore non hanno commesso alcun reato e godono della mia fiducia. Ritengo che abbiano fatto un errore di opportunità. Sono orgoglioso di averli nella mia giunta». Paolo De Maio, sindaco di Nocera Inferiore, difende i tre assessori che hanno beneficiato della carta solidale dell’Inps, vicenda resa nota da una parte dell’opposizione che chiedeva la testa dei tre per aver «mostrato la mancanza di senso civico ed etico ritirando un sussidio destinato ai poveri per acquistare beni come pasta, farina, latte».

«Non è così - replica il sindaco in conferenza stampa - la carta solidale è una misura del governo contro il carovita e non per gli indigenti, tanto è vero che non era destinata ai percettori del reddito di cittadinanza». Il bonus una tantum prevede, per i nuclei familiari con un Isee superiore a 15mila euro, un sostegno economico di 382 euro per l’acquisto di beni di prima necessità. De Maio snocciola anche dei dati. «Al sud - sottolinea - la media Isee è di 11mila 730 euro, vuol dire che moltissime famiglie rientrano tra i beneficiari. Tra l’altro non bisognava presentare alcuna domanda ed è l’Inps ad erogarla automaticamente. È stato inopportuno ritirarla ma nessuna norma è stata violata. Gli assessori restano al mio fianco. La storia finisce qui». In mattinata i tre assessori avevano fatto recapitare al sindaco una lettera in cui ammettevano «l’inopportunità della nostra condotta», dichiarandosi pronti «ad assumerci le nostre responsabilità» e svelando che «questa vicenda ci ha fatto del male non solo come rappresentanti istituzionali ma come persone che si trovano coinvolte in calderoni scandalistici che non ci appartengono e ai quali non siamo abituati».

Hanno anche annunciato che «devolveremo ai servizi sociali l’equivalente di quanto ricevuto». Ma l’opposizione ha continuato ad incalzare. Ieri mattina Antonio Romano, Antonio Iannello, Pasquale D’Acunzi, Giuseppe Odoroso, Giovanni D’Alessandro e Rosa Giordano avevano chiesto il licenziamento dei tre mentre, dopo la conferenza stampa, D’Alessandro ha sottolineato che il sindaco con la rinnovata fiducia «si è reso complice e adesso protettore di gesti che non possono essere perdonati, perché amministrare una città non è come vivere in famiglia o stare tra amici. De Maio si assuma le sue responsabilità politiche per avere scelto male i suoi assessori e vi ponga rimedio».

Il senatore Fdi, Antonio Iannone, ha annunciato che chiederà un controllo della Guardia di Finanza e presenterà un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e dell’Agricoltura «per fare chiarezza su questa vicenda che ha davvero dell’incredibile».

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Il Mattino