La celiachia può essere una delle patologie pregresse che portano a complicanze gravi in caso di contagio da Covid19? In queste settimane se lo stanno chiedendo in tanti,...
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«Molti chiedono se la celiachia può essere considerata una “condizione di base” predisponente a esiti più gravi dell’infezione da Covid-19 - spiega Malamisura - Le preoccupazioni sono per lo più teoriche, derivanti dal rischio lievemente più elevato che i celiaci hanno di sviluppare altre condizioni virali come lo zoster oppure polmoniti da pneumococco, anche dopo l’adozione di un idoneo regime alimentare. Si tratta tuttavia di rischi di lievissima entità e quindi ci sentiamo di tranquillizzare i pazienti al riguardo». Il dottore Malamisura, in qualità di referente scientifico dell’associazione nazionale Celiachia, sta partecipando ad uno studio internazionale: «Per chiarire il più possibile la problematica - spiega - il Celiac Disease Center della Columbia University sta predisponendo un registro internazionale, del tutto anonimo, di pazienti celiaci e Covid-19 in modo da identificare eventuali dettagli clinici significativi. Tutti noi, referenti scientifici dell’Associazione Italiana Celiachia, abbiamo ricevuto richiesta di contribuire ad alimentare i dati richiesti».
Nei giorni scorsi una circolare ministeriale ha consentito una deroga alla quarantena ai genitori per consentire brevi passeggiate sotto casa ai bambini. Il pediatra salernitano non ha dubbi: «Ho invitato, dalla mia pagina FB, a non cedere alla tentazione di utilizzare i bambini come pretesto per uscire. Bisogna mantenere alto il livello di attenzione sui contatti sociali. Un messaggio veicolato senza la necessaria chiarezza rischia di ingenerare un allentamento delle maglie di una rete protettiva così faticosamente costruita. Meglio evitare!». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino