SALERNO - «Sfiducia nei miei confronti? Non capisco perché». La leader provinciale della Cgil Maria Di Serio non nasconde meraviglia dopo la missiva...
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Nella dura lettera a Giuseppe Spadaro, commissario regionale del sindacato di Susanna Camusso, ricordiamo, da parte dei rappresentanti della funzione pubblica, dei chimici, degli edili, della scuola e dei lavoratori del comparto agricolo, le categorie che da sole rappresentano l’80 per cento degli iscritti, si pone in evidenza «una evasione del mandato congressuale e la mancanza di disponibilità a confrontarsi sulle questioni politico-sindacali» , chiedendo nel contempo un incontro «per rappresentare un disagio» che da tempo si vivrebbe a via Manzo e che avrebbe fatto precipitare lentamente la sigla in cono d’ombra gravissimo. Accuse pesanti. E la segretaria non ci sta ad essere designata come unica responsabile di un situazione difficile che sta attraversando tutto il sindacato. «La Cgil è una organizzazione fatta di più persone e non da una sola – ha messo subito in chiaro Maria Di Serio – Una organizzazione vale quando ognuno di noi fa il suo lavoro. Quindi credo che ci debba essere sempre un confronto e una presa di responsabilità collettiva rispetto a eventuali problematiche che possano essersi verificate». Stando a quanto trapela, alla Di Serio verrebbe contestata una sostanziale fuga del suo mandato congressuale e del suo ruolo, a fronte di numeri drammatici che interessano il tessuto produttivo salernitano, a cui non sarebbe seguita, da contraltare, una strategia di rilancio dell’organizzazione e un’azione incisiva sulle tante vertenze aperte sul territorio.
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Il Mattino